La famiglia di Matteo Dossena, giovane studente del Galilei prematuramente scomparso, ha deciso di ricordarlo con due borse di studio per meriti scolastici e per esperienze nel mondo del volontariato. I genitori Stefania e Giovanni, insieme a Marco, hanno realizzato l'iniziativa in collaborazione con la società Banijay Italia, rappresentata da Sara Testino. Stamattina presso l'istituto cremasco si è tenuta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti. La dirigente scolastica Paola Orini con il vice Davide Pagliarini, l’assessore all'istruzione Emanuela Nichetti e gli insegnanti referenti del progetto hanno premiato Alice Canclini e Camilla Torsa.
Giustizia o giudizio
La consegna è stata introdotta da Jonathan Buttella e Cristian Casali, con la canzone ‘giustizia o giudizio’ con cui hanno partecipato al concorso promosso dalla camera penale di Cremona e dedicato proprio ai temi della legalità e della giusta applicazione della pena. “Questi riconoscimenti - ha spiegato Paola Orini - vanno all’impegno, non solo scolastico: premiato l'avvività nell’associazionismo, nell’aiuto compiti, in oratorio e in parrocchia. L’istituto Galilei da tempo lancia un messaggio chiaroo: pensare anche agli altri fin da giovani”. Il nome di Matteo è dunque legato a filo doppio al volontariato. L’assessore Nichetti ha elogiato la scuola che promuove la crescita dei ragazzi a tutto tondo. Ad esempio nella raccolta fondi per l’Ucraina, il sostegno agli alluvionati di Senigallia, la partecipazione a ‘Viva Vittoria’ e molto altro. Stefania, la mamma di Matteo, ha ricordato il figlio ringraziando la scuola, per averlo aiutato nella crescita educativa e sociale: “Queste borse di studio premiano anche la capacità di condividere con gli altri i propri doni e le proprie capacità”.
I partecipanti
È seguita la nomina degli studenti che hanno partecipato al progetto: Davide Cazzulani, Giulia Ferrari, Andrea Cino, Sara Pamiro, Sofia Maioli, Giulia Pellegriti, Luca Lucini, Jennifer Baroni, Alice Canclini, Martina Scarpelli, Stefania Severgnini, Camilla Torsa. Tra le proposte vagliate c’era chi è attivo negli scout, chi fa catechismo, chi ha seguito percorsi antimafia, chi si è attivato pro Ucraina, chi fa il volontario alla Caritas o alla casa del pellegrino. L’appuntamento è all’anno prossimo per una nuova edizione.