02-11-2020 ore 17:40 | Cultura - Itinerari
di Angela Fiorini

L’energia vitale del rosso. Domina, purifica e rigenera, è il primo colore usato dall’uomo

Il rosso “è un colore dilagante, tipicamente caldo, che agisce nell'interiorità in modo vitalissimo, vivace e irrequieto. Dimostra un’energia immensa e quasi consapevole”, sosteneva Kandisky. Nel libro ‘Il numero più grande è due’, invece, Fabrizio Caramagna ha scritto: “Vorrei avere per ciascuna persona la cura che ha il rosso per i papaveri”. Il rosso è il colore della vita. Lo possiamo osservare in abbondanza in questa stagione: dopo la calda ed estroversa estate, l’autunno trasporta gli animi nella dimensione dell’intimità e lo fa disseminando le tinte calde delle foglie che si preparano a terminare il loro ciclo. Foglie che esplodono in colori carichi di un fuoco intenso, che possiamo paragonare al calore interiore di una brace che penetra nei cuori per prepararci ai mesi freddi in arrivo.

 

Rosso: fuoco e sangue

È assai significativo che il rosso sia stato, nella storia dell’uomo, il primo colore ad essere usato: la prima traccia risale a circa 70.000 anni fa, quando l’uomo di Neanderthal lo usava per accompagnare i defunti, cospargendoli di polvere ricavata dell’ocra rossa, il colore del sangue. La parola rosso presenta il più alto numero di vocaboli in quasi tutte le lingue scritte, a partire dall'ebraico, greco e latino, la maggior parte dei quali avevano una origine comune, la parola 'sangue'. Le antiche civiltà consideravano gli uomini e gli dei creati e scaturiti dallo spargimento del sangue delle divinità; il sangue occupava un ruolo fondamentale nei sacrifici di purificazione, per ottenere rigenerazione e ringiovanimento. Ancora oggi, negli esperimenti di associazione con la parola rosso, troviamo ai primi posti il fuoco e il sangue. L’espressione “rosso di rabbia” è usata quando la rabbia porta il sangue alla testa, quando si sente di essere in procinto di perdere il controllo di sé. Il fuoco, quale forza archetipica primordiale, vivifica, trasforma e purifica. È immagine sia dell’energia creativa (fuoco dell’eros), che dell’energia distruttiva (incendio). Simboleggia tutte le pulsioni vitali, nel bene e nel male, dalla gioia alle brame più smodate. È emblema della trasformazione continua, della fonte di vita e anche dello spirito, costantemente proteso verso l’alto. (In foto un disegno nella Grotta di Altamira, in Spagna) Nell’immaginario collettivo il rosso richiama la passione, l’ardore, l’impeto, la vivacità. Dal punto di vista della fisica moderna, è la più lunga, la più lenta, la più calda e stimolante fra le lunghezze d’onda dei vari colori. La sua lunghezza d’onda è lenta ma si muove con la forza di un’onda oceanica. Gli occhi ne registrano prima la presenza rispetto agli altri colori dello spettro elettromagnetico. Il rosso è un colore attivo, dinamico, le cui vibrazioni esprimono un movimento intrinseco al colore stesso. Viene associato al pianeta Marte, che governa il dinamismo, l'energia e l'aggressività.

 

Il rosso vuole dominare

Concentrando l’occhio su questo colore, lo si percepisce avanzare verso l’osservatore occupando tutto lo spazio. Del rosso si può dire che l’aspetto essenziale sia l’avanzare, il riempire, il dominare, proprio come fanno il calore fisico e il calore interiore nei loro rispettivi ambiti. In un dipinto, il rosso muove incontro all’osservatore, lo cattura e lo sollecita; toglie spazio agli altri colori. Il rosso, infatti, è un colore caldo che esprime volontà e una certa aggressività. È dinamico ed estroverso, attrattivo e seducente. Possiede una grande forza vitale e una buona dose di energia; rende l’occhio più vivace, lo risveglia, lo eccita. Proprio per questo è molto utilizzato nella comunicazione e nella pubblicità al fine di attirare l’attenzione, soprattutto nei marchi alimentari (stimola impulsività, emozione e stuzzica l’appetito) ma anche nelle insegne per saldi e nelle promozioni. L’occhio ne viene catturato ed è quindi perfetto per chi vuole essere notato. Il rosso puro rappresenta, per Goethe, l’appagamento ideale, la più alta manifestazione di colore, simbolo di gravità, dignità, clemenza e gloria. Sono molti i pittori che si innamorarono del rosso e ognuno di loro ne fece un uso particolarissimo, adattandolo allo stile personale e alle esigenze. Un esempio significativo lo troviamo in Matisse: in molte sue opere il rosso irrompe sulla tela in modo forte, vivo, senza scrupoli e si impossessa dello spettatore, in una melodia disarmante e gioiosa porta alle estreme conseguenze la forza del colore. “Un tocco di rosso fa più effetto di un’intera secchiata d’acqua”.

 

Il rosso in cromoterapia

Colore dell’energia vitale sia del corpo che dello spirito, esprime l’impulso dinamico e trasformatore che mette in moto il processo psichico che Jung chiamava di “individuazione”. Processo che porta al risveglio della coscienza di sé, all’uscita dal torpore, dagli stati di incoscienza e attiva la forza vitale sia fisica che psichica. L0esposizione al colore rosso provoca reazioni misurabili nel corpo fisico: innalzamento della pressione sanguigna, miglioramento della circolazione e della respirazione, accelerazione della frequenza del polso. Questi sono solo effetti temporanei che cessano rapidamente quando il colore viene a mancare. Molti sono i benefici che si possono ottenere con la cromoterapia: la luce rossa è un potente attivatore energetico ed è utile in tutte le situazioni caratterizzate da una riduzione dell’attività vitale. Stimoli “rossi” aiutano a prevenire abulia, anemia, depressione, ipotensione (vedi tabella). Come colore accentrante, può essere utile nelle situazioni psicologiche di “scarsa” valorizzazione personale (mancanza di autostima, complessi di inferiorità). È un supporto reale quando ci si sente pigri o apatici, poiché dispensa energia fisica e mentale. Il rosso è collegato ad un temperamento collerico e volitivo. Come colore eccitante, non è adatto per il trattamento di ansia o disturbi emotivi. La sua azione energetica può essere in questi casi introdotta gradualmente, in associazione con il giallo nelle gradazioni del corallo, dell’arancione e dell’oro.

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