02-05-2022 ore 17:35 | Cultura - Incontri
di Claudia Cerioli

Offanengo: pupi antimafia a scuola per raccontare la storia di Falcone e Borsellino

La storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, martedì 10 maggio sarà raccontata ai ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria dell’istituto di Offanengo, grazie allo spettacolo dell’opera dei pupi antimafia messo in scena dalla marionettistica popolare siciliana di Palermo. Nella sala cineteatro dell’oratorio di Offanengo al mattino e al teatro di Romanengo, il pomeriggio, andrà in scena un singolare spettacolo di pupi con la voce recitante del famoso maniante Angelo Sicilia. L’artista che con la sua compagnia arriverà a Offanengo direttamente da Palermo.

 

L’impegno dei due giudici

Ai ragazzi dei plessi dell’istituto proporrà lo spettacolo dedicato alla vicenda umana ed all’impegno antimafia dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La rappresentazione è toccante ed emozionante e tratta dell’impegno dei due eroi-antimafia fin dal periodo della giovinezza. L’incontro con la mafia, le istituzioni e la complessa vicenda del pool antimafia vengono raccontate con il linguaggio semplice e diretto del teatro dei pupi. Lo spettacolo è accompagnato, in una versione più elaborata, anche da installazioni video multimediali e musica e canti eseguiti dal vivo.

 

Maggio mese della memoria

“In occasione del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio abbiamo voluto – spiega il dirigente Romano Dasti – organizzare una serie di iniziative nel mese di maggio proprio per fare memoria dei due giudici e degli uomini e delle donne che sono state ammazzate dalla mafia nel 1992. Per il nostro istituto non si tratta solo di ricordare ma di un impegno concreto nel passare il testimone della storia ai più giovani”. Nella settimana dal 16 al 19, i ragazzi delle medie incontreranno anche alcune testimonianze di persone che hanno detto no alla mafia e cambiato la loro vita: i testimoni di giustizia Piera Aiello, cognata di Rita Atria; Giuseppe Carini che ha visto in faccia chi ha ucciso don Puglisi; Augusto Di Meo, testimone dell’uccisione di don Beppe Diana e l’ex camorrista Davide Cerullo. Infine, il 23 maggio, giorno della strage di Capaci, l’intera scuola sarà coinvolta in una manifestazione corale.

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