02-04-2014 ore 09:47 | Cultura - Proiezioni
di Riccardo Cremonesi

‘Storia di una ladra di libri’. La guerra vista attraverso gli occhi di una bambina: la storia di Liesel nella Germania nazista

Tratto dall’omonimo best seller di Markus Zusak, Storia di una ladra di libri racconta  l’odissea di una bambina tedesca, durante la seconda guerra mondiale, affidata dalla madre in fuga ad una coppia matura. Scossa dalla tragica morte del fratellino, avvenuta solo pochi giorni prima, e intimidita dai nuovi genitori", la piccola Liesel fatica ad adattarsi sia a casa che a scuola, dove viene derisa dai compagni di classe perché non sa leggere.

 

La trama
Il padre, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il suo primo libro, Il manuale del becchino, rubato al funerale del fratello. L'amore di Liesel per la lettura e il crescente attaccamento verso la sua nuova famiglia si rafforzano grazie all'amicizia con un ragazzo ebreo, Max, che i genitori nascondono in cantina. La condivisione della passione per i libri il giovane la incoraggia ad approfondire le sue capacità di osservazione di quello che accade attorno a lei.

 

Film semplicistico
Se il cast è impeccabile, a partire dalla bravissima Sophie Nélisse, 14 anni, a Emily Watson e Geoffrey Rush (La migliore offerta, Pirati dei Caraibi, Il discorso del Re), la pellicola diretta da Brian Percival  risulta superficiale rispetto ai temi affrontati. Sicuramente rapisce il cuore degli spettatori mettendo in evidenza i valori dell’amore, della solidarietà e dell’amicizia che ci aiutano ad affrontare le situazioni più difficili, ma alla fine il film non aggiunge niente di nuovo rispetto alle pellicole precedenti che hanno affrontato tematiche significafitive della Germania nazista e della strage dell'Olocausto.