“Nel programma elettorale, nelle linee di mandato approvate dal consiglio comunale, in tutte le relazioni previsionali programmatiche, all’interno delle relazioni di bilancio è possibile rinvenire nero su bianco l’intenzione dell’amministrazione di valorizzare il Mercato Austroungarico e le sue pertinenze, come uno spazio da recuperare per eventi culturali e di intrattenimento, unitamente a interventi per liberare la piazza dalle auto”
Ribolution
Con queste parole, il titolare della delega al turismo Matteo Piloni prende posizione in merito alle recenti critiche alla concessione del Mercato Austroungarico all’Associazione Ribolution per l’esposizione dal titolo Beppe Riboli: Concetti e Progetti. “Non è un mistero per nessuno - e abbiamo anche corso il rischio di essere pedanti, ribadendolo così frequentemente in questi due anni - il nostro obiettivo di trasformare piazza Trento e Triste e il Mercato Austroungarico un angolo di cultura per la città”- conferma il sindaco Stefania Bonaldi.
Spazio per eventi culturali
Il mercato è uno spazio pubblico su cui in passato si sono concentrate una serie di criticità. L’amministrazione ha spesso ribadito la volontà di evitare la marginalizzazione della piazza dalla vita cittadina e soprattutto il possibile degrado di questo patrimonio storico-architettonico. “Come più volte evidenziato anche dall’assessore Bergamaschi, che insieme ai nostri uffici tecnici ha promosso confronti ad hoc anche con la soprintendenza, l’auspicio della nostra amministrazione è trasformare in futuro l’intera area in uno spazio permanente per mostre ed eventi culturali in un contesto in cui, anche per la presenza del teatro, l’attigua piazza Trento e Trieste potrebbe divenire una sorta di salotto cittadino. La nostra chiara volontà di procedere in questa direzione – ribadisce il primo cittadino – è stata dimostrata anche quando abbiamo restituito alla Città la funzionalità del salone sopra il Mercato stesso, dotandolo della scala di sicurezza di cui era privo per poter essere agibile”
Bando di concorso
“Sosteniamo davvero da sempre – afferma l’assessore Piloni - che ci saremmo misurati con il problema del mercato austroungarico nel corso del nostro mandato. Non abbiamo la fila alla porta di privati e associazioni che ci chiedono l'Austroungarico. La proposta di Beppe Riboli è stata accolta perché è stata l’unica pervenuta. Pensiamo, ad esempio, alla Tortellata: in questo caso è stato posto in essere un bando, quando le proposte per tenere manifestazione sono diventate più d'una, nei trent’anni precedenti non era mai stato posta in essere alcuna procedura”
Titolo gratuito
La totalità dei costi relativi ai due mesi di programmazione degli eventi sono a completo carico dell’associazione organizzatrice. Il Comune ha concesso a titolo gratuito, come avviene frequentemente anche per eventi di simile portata ospitati in altri luoghi pubblici, l’ utilizzo dello spazio urbano. Senza fondamento anche alcune polemiche apparse sulla stampa in questi giorni. L’installazione ed esposizione della scultura-punto di ristoro non costituisce un costo per il Comune; il mancato introito della COSAP viene iscritto a bilancio per ottemperare alle prescrizioni della corte dei conti, ma è del tutto evidente che poi i medesimi denari non vengono spesi dal Comune. Il quale non li avrebbe riscossi in nessun caso, dal momento che non sussistono, allo stato attuale, altre istanze per quello spazio.
Iniziativa sperimentale
“In ogni caso – conclude Stefania Bonaldi - ci riserviamo di valutare in un secondo momento gli esiti di questa proposta culturale, dandole il ruolo di iniziativa sperimentale. In tal senso valuteremo se questo spazio vada mantenuto o eliminato dall’elenco delle sale comunali concesse a pagamento; le peculiarità del luogo (uno spazio totalmente aperto, non una sala da pulire, mantenere e riscaldare) e la volontà di incentivarne al massimo l'occupazione e fruizione saranno alla base di questa nostra analisi. Non escludo dunque che a settembre, valutato l’esito di questa iniziativa e la risposta del pubblico, si possa stilare anche un bando a maglie larghe, finalizzato a raccogliere eventuali manifestazioni di interesse delle realtà del territorio, per l’organizzazione di eventi culturali, musicali e di intrattenimento presso l’Austroungarico, in modo continuativo ”.
Programma estivo
“Permettetemi un’ultima considerazione – insiste Piloni - È positivo osservare come tante nuove energie si stiano muovendo nella città su progetti specifici e il programma estivo all’Austroungarico è tra queste. È così che la città si arricchisce e che si genera speranza per il futuro; contemporaneamente si presidiano e rendono fruibili spazi urbani che altrimenti sarebbero abbandonati a se stessi e meno sicuri”.