01-04-2019 ore 18:33 | Cultura - Teatro
di Intrecci+

Tra occhi lucidi e dolci l'esigente, spudorata, vulnerabile comicità di Cinzia Marseglia

Sabato sera Alice nella città è stata investita da una sorprendente performance di cabaret tutta al femminile. Il secondo appuntamento della rassegna Intrecci+ non ha lasciato delusi: Cinzia Marseglia, accompagnata solo dalla sua voce, strumento che accorda ed adatta perfettamente in base alla situazione, ha incarnato il prototipo forte, “cazzuto”, esuberante della donna del Sud in un lungo e generosissimo monologo. Salita in scena, l'artista si mostra da subito in tutto il suo orgoglio di pugliese trasferitasi a Milano, reggendo una dualità che colora tutto lo spettacolo con dialetti che si innalzano fieri e scontrosi a raccontare la quotidianità vissuta da ogni donna: dall'estasi iniziale del primo appuntamento, fino al fatidico “ultimo” appuntamento.

 

Spudorata, vulnerabile onestà

Il palco spoglio e le luci pressoché fisse su di lei aiutano a mantenere costantemente l’attenzione attirati dalla (talvolta spudorata) onestà della comica, anche quando tocca argomenti meno sdoganati e dal suo continuo ed esigente relazionarsi col pubblico. Tra una frecciatina bonaria, un’avance più o meno ambigua e le risate incontenibili delle mogli dei malcapitati maschi della prima fila, l’atmosfera è andata crescendo in familiarità col passare dei minuti; intimità culminata in un momento di estrema vulnerabilità, acclamata - più di qualsiasi battuta - da scroscianti applausi. Utilizzando elementi tipici della Stand up comedy miscelati al personaggio caricato, Cinzia ha usato la propria voce come un boomerang toccando le note più alte in improvvisi acuti per riportarla subito dopo alla normalità. La quarta parete è più che azzerata e lei richiama l'attenzione, provoca sorrisi e fastidio, non lascia traccia di apatia.

 

Occhi lucidi e dolci

Il suo personaggio di donna forte, sicura di se stessa, inarrestabile, viene lentamente messo a nudo fino a giungere alla fine del monologo, dove con grande capacità interpretativa si spoglia. L'atmosfera si fa sorprendentemente emozionante, rivelando tutta la coinvolgente fragilità umana. Gli occhi si fanno lucidi e dolci e lo spettacolo giunge al suo termine. Cinzia saluta ogni singola persona che esce dalla sala, tra abbracci, baci, saluti e un inebriante e inedito profumo: Alice si è fatta Donna. Questa recensione è frutto del lavoro collettivo dei partecipanti al laboratorio INTRECCI+, finanziato da Fondazione Cariplo. Sara Achahboune, Giorgia Cubeddu, Eldar Erinaldi Stringhi e Greta Nembri gli autori, guidati dall’insegnante Linda Confalonieri (Nouveau Danse Etoile) e dai formatori di Alice.

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