La scuola primaria Alessandro Pizzi di Ricengo diventa 2.0. Da qualche giorno la classe quarta fa lezione con undici tablet. Il progetto nato grazie alla vicedirigente Antonella Caravaggi e al maestro Alex Corlazzoli, ha trasformato il plesso in una realtà innovativa che punta a sperimentare una nuova didattica. Il tutto grazie alla fondazione Olandese Snappet che ha dato nome alla piattaforma tecnologica ed è già presente in circa 400 scuole italiane. Ciascun alunno della quarta di Ricengo ha ricevuto un tablet con il quale esercitarsi al posto di usare gli eserciziari cartacei.
I primi passi in rete
Se l’insegnante decide di abilitare l’uso d’internet, i bambini possono usare il tablet anche per navigare, con una lista di siti scelti dal docente. I maestri hanno una panoramica in tempo reale dei progressi degli alunni e possono decidere di intervenire sul singolo allievo per migliorare immediatamente il suo apprendimento oppure offrire esercizi aggiuntivi secondo i loro bisogni educativi. I risultati sono sorprendenti: secondo quanto riportato da Snappet “nelle prove Cito (equivalenti all’Invalsi) olandesi le prime trenta classi che hanno usato la piattaforma Snappet sono avanzate di 20 punti percentuali”.
I risultati arrivano subito
I risultati non tardano ad arrivare anche a Ricengo: “Da quando facciamo grammatica, comprensione del testo con Snappet, i bambini sono maggiormente coinvolti, partecipano - spiega Corlazzoli - alla lezione con maggiore piacere e si divertono apprendendo. Finalmente siamo riusciti ad eliminare la carta e ad essere all’altezza delle scuole europee. Ora servirebbe che qualche istituzione lungimirante o qualche imprenditore che comprende quanto possa essere significativo avere dei ragazzi che sanno usare la tecnologia già dalla primaria, sostenga il progetto. Tra un mese la sperimentazione finirà e torneremo, purtroppo, al cartaceo se nessuno ci darà una mano”.
Rivoluzione immediata
Un appello che Corlazzoli lancia affinché questa rivoluzione possa diventare pane quotidiano. In provincia di Mantova, sedici scuole per un totale di 24 classi, dopo la sperimentazione gratuita, sono riuscite a consegnare a 376 ragazzi il tablet grazie al Consorzio dei comuni Oltrepò Mantovano.