Sale il conto dei danni nelle campagne lombarde colpite dal maltempo, con le ultime bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate che hanno investito la regione a macchia di leopardo causando in diverse zone problemi alle strutture agricole e perdite di raccolto. Il presidente della Regione Attilio Fontana ha formalizzato la richiesta dello “stato di emergenza” per le province di Como, Varese, Lecco, Sondrio, Cremona e Mantova. Sono tutti territori dove si sono registrati disagi e criticità anche nelle campagne. “In provincia di Cremona – afferma Coldiretti Lombardia – l’ultima ondata di maltempo ha colpito con violenza Casalmaggiore, la fascia tra Gussola e Martignana, coinvolgendo in parte anche Rivarolo del Re. A farne le spese le produzioni di pomodoro, mais, soia, girasole. Si registrano danni significativi anche a sorgo, angurie, meloni. Lesionate anche alcune strutture aziendali. Secondo una prima stima dei tecnici Coldiretti sono circa 300 gli ettari di coltivazioni colpiti da pioggia e grandine.
Troppi cambiamenti climatici
“Per affrontare i danni causati dai cambiamenti climatici che stanno devastando le campagne italiane – afferma Paolo Voltini, presidente Coldiretti Lombardia –, servono strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia. Sui nostri territori siamo di fronte a una tendenza alla tropicalizzazione del clima, con il moltiplicarsi di eventi estremi e una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo". L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere a livello nazionale oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.