29-11-2020 ore 13:02 | Cronaca - Crema
di Claudia Cerioli

Alla Croce Verde di Crema sono diminuite le richieste di trasporto per i malati extra Covid

La seconda ondata di Coronavirus non ha trovato impreparata la Croce Verde di Crema. Ce lo conferma la presidente Renée Dayan. “Era abbastanza scontata, visto l’andamento al ritorno delle ferie: l’impatto è stato meno pesante perché ormai sappiamo come comportarci. La vestizione è un rituale rodato che si è velocizzato. Siamo riusciti a non farci prendere in contropiede sulle scorte di Dpi, che solo ora cominciano a scarseggiare per difficoltà dei fornitori. Anche la sanificazione dei mezzi e dell’ambiente seguono protocolli regionali codificati e pluriquotidiani”.

 

I servizi

“Oltre le missioni del 118 che riguardano tutte le urgenze, ci vengono richiesti numerosi trasporti da pazienti dimessi dall’ospedale di Crema, dove erano stati ricoverati per causa Covid, e tornano a casa, spesso fino a Milano. Abbiamo stipulato un accordo con l’Asst Crema per coprire i trasferimenti urgenti verso altre strutture ospedaliere e per le dimissioni. Abbiamo anche aderito alla richiesta di Areu Lombardia che chiedeva la disponibilità di un’ambulanza per questi stessi trasporti tra province”. Viene spontanea la domanda se, effettivamente, il virus, avesse messo “in secondo piano” i pazienti con altre patologie. “Non ci è dato sapere cosa succede in ospedale per i pazienti con altre patologie. Effettivamente, lavoriamo di meno su richieste di trasporti per visite specialistiche da parte dei privati”. I servizi extra Covid riguardano, per lo più, visite specialistiche. Inoltre, la Croce Verde di Crema opera in convenzione con l’Ospedale dei Poveri di Pandino.

 

Serve un’ambulanza

La Croce Verde Crema sta chiedendo sostegno al territorio per i dispositivi di prevenzione individuale. Non solo. “Siamo abbastanza coperti a livello di mascherine chirurgiche e FFP2, -spiega- nonché di camici. Introvabili a prezzo sostenibile le tute Tyveck taglia small, medium e large. Ne utilizziamo circa 40 al giorno. Stiamo reperendo fondi per l’acquisto di un’ambulanza, poiché il nostro parco macchine si è ridotto di due unità, ormai arrivate oltre i 230.000 chilometri per l’utilizzo abnorme nell’ultimo semestre. Anche il più piccolo aiuto è un anello della catena che ci permette di essere presenti ogni giorno, al fianco dei cittadini cremaschi bisognosi del nostro intervento. Per donare, l’Iban è: Cariparma Credit Agricole  IT11V0623056840000043611138“.

2521