29-01-2016 ore 12:52 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Riforma delle Camere di commercio. Saltini e Bonaldi: “impensabile avere Mantova come punto di riferimento”

Intervenendo sul ventilato accorpamento delle Camere di commercio, con futura sede a Mantova, secondo l'assessore al commercio Morena Saltini “il nostro territorio non può continuare ad essere deprivato di servizi e presidi a scapito di aree limitrofe in nome di una presunta razionalizzazione, peraltro tutta da dimostrare". "Per un tessuto economico come il nostro - aggiunge il sindaco Stefania Bonaldi è impensabile avere come punto di riferimento la città di Mantova”.

 

Meriti e baricentri

Le associazione di categoria, ovvero Industriali di Cremona, la Libera associazione artigiani di Crema, l’Asvicom Cremona, la Cna Cremona, Confartigianato imprese Crema, Ascom Crema e Ance Cremona hanno sottolineato come la riforma delle Camere di commercio non sia rispettosa dei meriti, in particolare dell'efficienza, della competenza e dell'autorevolezza della sede di Cremona, ritenuta “accettabile baricentro” per il Cremasco. Del medesimo avviso l'assessore Saltini: in sintesi, nel caso la sede della Camera di Commercio venisse spostata a Mantova, il territorio Cremasco sarebbe costretto a guardare in altre direzioni”.

 

Campo gravitazionale
Secondo il sindaco di Crema "ormai i nostri collegamenti e il nostro campo gravitazionale, anche sul piano economico, oltre che socio-culturale, sono con Milano e con l'area metropolitana. Al più con Lodi e Treviglio. Mantenere la CCIAA a Cremona deve essere un imperativo categorico, ne va della tenuta di tutto il territorio cremasco”.

 

Area omogenea
Al riguardo, conclude Stefania Bonaldi, "è importante un pronunciamento dei sindaci dell'Area omogenea cremasca, perché sarebbe proprio il mondo economico del Cremasco, con il suo tessuto di piccole e medie imprese, il più penalizzato da una politica così miope e insensibile alle specificità territoriali”.

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