28-12-2018 ore 10:45 | Cronaca - Dall'italia
di Andrea Galvani

Mobilità docenti, Ata, educativo 2019-2022: chiesta un'ulteriore modifica delle aliquote

“Il coordinamento nazionale dei docenti dei diritti umani, in occasione della mobilità 2019/2020, propone al governo e ai parlamentari di modificare ulteriormente le aliquote inerenti ai trasferimenti; le percentuali, stabilite nell’accordo per il contratto di mobilità per il personale docente, Ata ed educativo per il triennio 2019/22 raggiunto il 22 dicembre, saranno valide per il prossimo triennio: 2019-20: 40% ai trasferimenti interprovinciali e 10% ai passaggi; 2020-21: 30% ai trasferimenti interprovinciali e 20% ai passaggi; 2021/22: 25% ai trasferimenti interprovinciali e 25% ai passaggi”.

 

Docenti fuori sede

“A nostro parere – spiega Romano Pesavento - siamo ancora lontani da numeri significativi: con gli attuali valori pochi potranno realmente tornare nella propria città di residenza. La mobilità riguarda principalmente il sud. Sarebbe opportuno, invece, consentire alle famiglie smembrate dalla legge 107 del 2015 di ritornare ad una qualità di vita decorosa. Per i docenti in servizio fuori sede non sono previste indennità di alcun genere. È utopistico sognare un rientro a casa per i lavoratori di alcune classi di concorso (es. A046 – discipline giuridiche ed economiche), se non ci sarà anche in futuro un impegno immediato”.

 

Il ritorno a casa

“Ci rivolgiamo in maniera particolare a quei parlamentari, che, spesso appartenenti al mondo della scuola, avevano durante la campagna elettorale incontrato tanti insegnanti e ne avevano condiviso pubblicamente le istanze, affinché mediante un emendamento alla legge di bilancio 2019 possano inserire novità importanti per il ritorno a casa dei numerosi docenti in attesa. Chiediamo, inoltre, la possibilità di attivare le procedure di mobilità intercompartimentale ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. n.165/2001”.

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