28-04-2021 ore 17:54 | Cronaca - Vailate - Trigolo
di Claudia Cerioli

Rsa e ingressi: a Vailate proseguono gli incontri, a Trigolo disposizioni per l'estate

“Una persona vaccinata e protetta non può rappresentare un pericolo”. Con questo messaggio, il segretario regionale della Fnp Cisl Emilio Didoné fa un appello alla giunta lombarda e all’assessorato al welfare affinchè si “consentano le visite dei famigliari e parenti agli ospiti delle Rsa. Ospiti e personale sono già completamente vaccinati. All’esterno la campagna sta procedendo a pieno ritmo e molti ‘over’ hanno già riceduto la loro dose di vaccino. Sulla base di questo, la Fnp Cisl “ritiene che non siano più sopportabili le disposizioni, provvisorie prese in fase di emergenza. Occorre aggiornare protocolli e direttive di Regione Lombardia”. Sui tavoli tecnici convocati dalla direzione welfare di Regione Lombardia, che vedranno impegnati i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil saranno affrontati  i temi economici e finanziari delle Rsa e anche il divieto delle visite dei parenti, alla luce delle numerose richieste da parte dei familiari di poter incontrare i propri cari.

 

Procedere con cautela

“Sono trascorsi molti mesi da quel periodo di confusione, di paura, di ansia. E oggi con tutte le necessarie attenzioni, con cautela, con prudenza, con buon senso, e visto che ci sono i dispositivi di protezione individuale e ci sono i vaccini, non è più tollerabile che al dolore per la perdita di una persona cara si aggiunga anche lo strazio di non averla potuta vedere negli ultimi mesi.  Una persona vaccinata, adeguatamente protetta con i dispositivi, e istruita sui comportamenti da tenere durante la visita, non può rappresentare un pericolo né per se stessa, né per gli altri. Quindi - conclude Didonè - anche la Regione Lombardia  deve trovare le modalità di riaprire le visite dei parenti nelle Rsa, come sta già avvenendo in alcune strutture sanitarie di altre regioni, sia per combattere la solitudine sia per non perdere la premura e l’affetto che i nostri cari meritano”. Su questo importante argomento abbiamo fatto un’inchiesta tra alcune residenze socio - assistenziali del territorio cremasco.

 

A Vailate colloqui mai interrotti

Della situazione della Fondazione ospedale Caimi di Vailate parliamo col direttore generale Paolo Maria Regonesi: “Siamo molto tranquilli a riguardo perché non abbiamo mai interrotto i colloqui protetti tra gli ospiti e i parenti. Abbiamo organizzato incontri sicuri e ben vigilati. Per cui, ad oggi, non abbiamo nessuna pressione in merito. Tuttavia, siccome anche noi, come tutte le altre Rsa, anche su questa questione dobbiamo ovviamente rispettare protocolli e decisioni di regione Lombardia e Ats Val Padana, non appena ci arriveranno indicazioni e decisioni   nuove faremo, come sempre,  tutto il possibile per darne veloce e puntuale applicazione”.

 

Trigolo: protocollo nuovo per l’estate

Il quadro della situazione della Fondazione Milanesi e Frosi di Trigolo ci viene fornito dal presidente Augusto Farina: “per quanto riguarda le riaperture alle visite parenti dobbiamo rispettare quanto è deliberato dalla regione e pubblicato dall‘Istituto superiore di sanità. Per ora restiamo in attesa di eventuali nuove indicazioni. Abbiamo già approntato un protocollo diverso per il periodo estivo, ovvero con visite all’aperto tra ospiti e familiari, in doveroso rispetto sempre delle vigenti leggi e dei distanziamenti, con presenza di personale dell’ente che deve anche accompagnare con la carrozzina gli ospiti. Chi purtroppo è allettato rimane all’interno della fondazione ed ha ancora il colloquio con i parenti con  un plexiglass divisorio. Per gli ospiti autosufficienti abbiamo predisposto un diverso luogo di incontro con i parenti, sempre in giardino e con una distanza predefinita. Sono per ora proibiti gli abbracci. Attualmente la nostra struttura è esente da Covid dal mese di maggio 2020, tutti gli ospiti sono stati vaccinati, la maggioranza tra gennaio e febbraio, ed anche i nuovi ingressi sono tutti vaccinati. Tutto il personale che non presentava controindicazioni è stato vaccinato. Sono solo tre gli operatori non vaccinati per vari motivi".