27-11-2020 ore 14:20 | Cronaca - Crema
di Gloria Giavaldi

Crema. Comitato priorità alla scuola in piazza: 'le scuole sono sicure, siano riaperte'

Una protesta silenziosa, fatta di amore per i figli e per il loro futuro. Per questo il comitato priorità alla scuola oggi si è riunito in piazza Duomo. L'obiettivo è chiaro già dal nome: “La scuola deve essere una priorità. Siamo qui per sensibilizzare l'opinione pubblica affinché vengano riaperti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado”. Giulia Bravi, insieme a Cristina Soave e Elisabetta Arpini tiene a chiarire le finalità di questa manifestazione: “Non stiamo manifestando contro nessuno, ma a favore della riapertura delle scuole”.

 

'La scuola è salute'

Secondo le mamme è necessaria. “La scuola è salute perché consente ai giovani di sperimentare luoghi diversi dalla propria casa. Di intessere relazioni importanti per la vita” le fa eco Cristina Soave. Le classi in questi mesi hanno dimostrato di essere luoghi sicuri. “Non stiamo negando la situazione di emergenza sanitaria, siamo ben consapevoli della gravità, ma riteniamo che i nostri figli in classe siano al sicuro. La scuola è prima di tutto contatto, relazione, non distanza” prosegue Bravi. La didattica online non può essere la soluzione. “È un veleno perché leva ai ragazzi la socialità. Davanti ad uno schermo non si coltivano legami”.

 

L'importanza del contatto

Piuttosto connessioni, che alla lunga fanno dimenticare che “i ragazzi hanno un corpo, devono essere presenti, devono poter guardare, ascoltare e non solo vedere attraverso un computer”. La voce decisa, ma commossa, è quella di Anna Zambelli, insegnante in pensione di Crema. “Tutti abbiamo un corpo. non dimentichiamolo e coltiviamone la potenza, come ci ha insegnato anche Maradona”. Poco più in là, intanto, il banchetto ha preso forma: “Non siamo brave a protestare – ironizzano le mamme – speriamo però che le nostre idee possano raggiungere sempre più insegnanti, docenti e studenti: l'idea è di creare un gruppo trasversale che voglia davvero il ritorno a scuola. Tra i banchi, perché solo questa è scuola vera”. Autentica, fatta di sguardi, ascolto e distanze abbattute.

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