27-09-2022 ore 10:55 | Cronaca - Dalla provincia
di Riccardo Cremonesi

Ubriachi, minacciano con un coltello e tentano di sfilare la pistola a un militare: arrestati

Una coppia litiga e la donna, cacciata di casa, chiede l’intervento del 112. L’uomo prova a colpirla con un coltello ma viene bloccato dai militari. A quel punto la donna interviene e prova a sfilare la pistola a un carabiniere, ma vengono arrestati entrambi. È quanto accaduto verso le 22 di sabato 24 settembre a Cremona. Come spiega il tenente colonnello Massimiliano Girardi “si tratta di una cinquantenne, in evidente stato di ubriachezza. All’arrivo della pattuglia era nel cortile e ha spiegato di essere stata cacciata di casa, ma non era disposta a lasciare l’alloggio all’uomo, perché le era stato assegnato dall’Aler”.

 

La colluttazione

L’uomo, un cittadino straniero di 59 anni, era nell’appartamento e stava cucinando. “I due hanno ripreso a litigare e ad un tratto l’uomo, anche lui ubriaco, è diventato aggressivo colpendo la compagna con un pugno alla spalla. I militari si sono frapposti per fermarlo e allontanarlo, ma dal tinello ha preso un coltello da cucina e ha caricato un fendente portando la mano sopra la testa e indirizzando la lama verso i militari e la donna”. Bloccato e disarmato, mentre lo stavano ammanettando “è nata una violenta colluttazione, con l’uomo che ha continuato a colpire i carabinieri con calci e pugni”. A quel punto “è intervenuta la donna. Si è lanciata addosso ai militari, li ha minacciati di morte e li ha colpiti con dei pugni, provando ad impossessarsi della pistola di uno dei carabinieri”.

 

L’arresto

Con l’aiuto dei rinforzi i carabinieri sono riusciti a bloccare la coppia e sequestrare il coltello, della lunghezza di 21 centimetri. Accompagnati nella caserma santa Lucia sono stati arrestati con l’accusa di “resistenza e minacce a pubblico ufficiale”. Rimasti in camera di sicurezza fino alla mattinata di lunedì 26 settembre, sono stati trasferiti in tribunale. Il giudice ha convalidato gli arresti e disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in attesa del processo fissato al prossimo 28 novembre.

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