“Prendiamo spunto dalle segnalazioni che ci arrivano da molti cittadini cremaschi per segnalare la critica situazione viabilistica attorno al quartiere di San Bartolomeo a causa dell’apertura delle scuole cittadine”. Sono queste le prime parole del comunicato stampa del Comitato Unitario per l’utilizzo pubblico della ex scuola di Comunione e Liberazione.
Disagi dei cittadini
“Gli automobilisti costretti a percorrere via Libero Comune e via Piacenza durante l’orario scolastico fanno lunghissime attese prima di raggiungere la rotonda, a volte oltre la mezz’ora. Riteniamo insostenibile tale situazione viabilistica che auspichiamo possa pian piano normalizzarsi, ma riteniamo altresì utile sollecitare la Provincia di Cremona a rinunciare definitivamente all’idea di costruire in zona un altro complesso scolastico che renderebbe la situazione viabilistica caotica e quella abitativa invivibile”.
Procedura d’asta
“Pertanto sollecitiamo nuovamente la Provincia di Cremona unitamente alle istituzioni interessate, ad avviare da subito i contatti per poter verificare l’iter di acquisizione del complesso scolastico ex C.L., che sappiamo essere stato autorizzato dal Tribunale di Cremona attraverso il commissario liquidatore Bani alla procedura d’asta indetta proprio in questi giorni e dove il complesso edificato è suddiviso in più lotti con valori d’asta diversi fra loro facilitando così l’acquisizione e il loro auspicato utilizzo”.
Evitare lo stesso errore
“Inoltre come riportato da notizie stampa registriamo l’interessamento di privati ad acquisire parte del complesso per una trasformazione d’uso che deve prevedere il bene pubblico. Se anche da parte dei privati ci fosse un interesse economico nell’operazione, non riusciamo a capire perché non ci sia stata la stessa attenzione da parte dell’istituzione Provinciale ad acquisire l’immobile nonostante tutti i benefici legati alla realizzazione di una scuola e concessi da Regione Lombardia, ricordiamo unmilione di euro. Auspichiamo che anche il nuovo corso politico/amministrativo delle nuove Provincie non ripeta lo stesso errore dell’amministrazione Salini”.