27-08-2021 ore 20:34 | Cronaca - Dalla provincia
di Gloria Giavaldi

Stranieri in provincia: in 15 anni sono più che raddoppiati. Il calo nascite è solo italiano

Cala la popolazione residente, aumentano le persone straniere. Anche la provincia di Cremona segue il trend nazionale. Secondo i dati del censimento Istat della popolazione al primo gennaio 2020 la popolazione cremonese ammonta a 355.908 abitanti, di cui 175.602 maschi (49 per cento) e 180.306 femmine (51 per cento), in calo rispetto all’anno prima di 242 unità (-0,07 per cento). Di questi i cittadini stranieri regolarmente residenti al primo gennaio 2020 sono 41.525, di cui 20.640 maschi (50 per cento) e 20.885 femmine (50 per cento), con un’incidenza percentuale sui residenti (355.908) pari al 12 per cento. Analizzando i dati degli ultimi 15 anni si rileva che i cittadini stranieri residenti in provincia di Cremona sono più che raddoppiati, passando da 20.444 a 41.525 con un’incidenza percentuale sui residenti che è passata dal 6 per cento al 12 per cento.

 

Numeri in crescita

La maggiore percentuale di persone straniere si colloca nell'area cremonese con 20.423 persone (pari al 49,2 per cento). Segue l'area cremasca con 15.823 stranieri (38,1 per cento) e chiude l'area casalasca con 5279 stranieri (12,7 per cento). A Crema gli stranieri sono 3979 (pari al 11,53 per cento), a Castelleone 1.055 (2,5 per cento), a Pandino 982 (il 2,4 per cento) e a Rivolta d’Adda 906 (2,2 per cento). Se si considera l'incidenza percentuale degli stranieri sui residenti la situazione cambia: in questo caso la presenza degli stranieri risulta più marcata nei piccoli comuni come Casteldidone, dove i cittadini stranieri sono il 21,2 per cento della popolazione, Soresina dove sono il 19,6 per cento, Cappella de’Picenardi il 19,6 per cento e Corte de’ Cortesi il 19,4 per cento. Nei comuni più grandi l’incidenza percentuale dei cittadini stranieri sui residenti è invece più bassa: a Cremona raggiunge il 15,1 per cento a Crema l’11,5 per cento e a Casalmaggiore il 16,2 per cento.

 

 

Provenienza

In provincia di Cremona sono presenti persone per 140 cittadinanze differenti. Le più numerose sono quella rumena, indiana e marocchina, che da sole rappresentano il 53 per cento degli stranieri residenti. I cittadini rumeni residenti sono in assoluto la comunità più numerosa, con poco più di un quarto degli stranieri residenti (11.400, il 27,5 per cento), seguiti da quelli indiani (6.441, il 15,5 per cento), marocchini (4.123, il 10 per cento), albanesi (3.249, l’8 per cento) ed egiziani (2.454, il 6 per cento). Nel cremasco risiedono il maggior numero di cittadini peruviani (79 per cento), ecuadoregni (86 per cento), senegalesi (58 per cento), ucraini (61 per cento), moldavi (60 per cento) ed egiziani (50 per cento), mentre nel casalasco si trova una numerosa comunità di cittadini ghanesi (80 per cento). Nell’area cremonese risiede la metà dei cittadini rumeni residenti in provincia (53 per cento) e la metà dei cittadini indiani (51 per cento) e marocchini (51 per cento). In quest’area risiede anche la maggioranza degli albanesi (45 per cento), egiziani (48 per cento), cinesi (60 per cento), nigeriani (55 per cento), tunisini (56 per cento) e ivoriani (84 per cento).

 

Calo delle nascite

La maggioranza delle persone straniere residenti in provincia ha tra i 30 e i 39 anni (24 per cento). Segue la fascia 0-9 anni dove gli stranieri sono il 22 per cento. Nella fascia 0-4 si raggiunge quota 24 per cento. Si attesta al 19 per cento la fascia tra i 20 e i 29 anni e al 15 quella tra i 40 e i 49. Le persone straniere si distinguono per una più alta natalità ed una bassa mortalità dovuta alla giovane età. In Italia il deficit di nascite rispetto ai decessi si riscontra esclusivamente nella popolazione di cittadinanza italiana (-269.820), mentre per la popolazione straniera il saldo naturale resta ampiamente positivo (+55.487). Sia a livello nazionale che provinciale, il calo della popolazione è interamente da attribuire alla diminuzione dei cittadini italiani, mentre sono aumentati i cittadini stranieri, attenuando la flessione del dato complessivo della popolazione residente. In particolare nel 2019 gli italiani sono diminuiti di 700 unità (-0,2 per cento), mentre gli stranieri sono aumentati di 458 (+1,1 per cento), arrivando a rappresentare il 12 per cento della popolazione totale.

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