27-03-2023 ore 20:02 | Cronaca - Crema
di Denise Nosotti

Crema due, alfabetizzazione per stranieri adulti e spazio compiti. La scuola diventa centro civico

Per il secondo anno consecutivo l’istituto comprensivo Crema due sta ospitando nella scuola secondaria di primogrado “C. Abbado” di Ombriano un corso di alfabetizzazione per adulti stranieri, per le mamme degli alunni, per chi nel territorio ha bisogno di impadronirsi dello strumento linguistico per intrigarsi al meglio nel suo nuovo contesto di riferimento. L’iniziativa si inserisce nel progetto Fami (fondo asilo migrazione e integrazione) in sinergia con il centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Cremona e con la sua referente Rosa Ventrella. “Il nostro tentativo - dichiara il dirigente scolastico Pietro Bacecchi - è di dare un’anima a chi diversamente rischia di stazionare su un territorio senza viverlo, come spettatore passivo senza possibile protagonismo. Trentacinque iscritti, un mosaico di culture, inclusione e ricchezza, un docente molto preparato con competenze specifiche, Stefano Mantovani, tra l’altro anche genitore, una referente, Debora Bozzelli, una rete di collaborazioni per individuare e reclutare gli aderenti, cento ore di formazione. Le culture si parlano così, attraverso il contatto vissuto, la convivenza fianco a fianco, l’accettazione dell’altro in spirito di massima tolleranza e secondo noi tutto deve partire dalle scuole che sono civic center”.

 

Spazio compiti

Per i bambini stranieri, in collaborazione con l’Arci di Ombriano, nelle figure di Rocco Albano e di un gruppo di volontarie, è stato organizzato uno spazio compiti un giorno alla settimana, uno a Ombriano e uno a Sabbioni, totalmente gratuito per gli utenti, come del resto il corso Fami. Ovviamente in aggiunta a tutte le iniziative curricolari che mettono in campo le risorse disponibili a fini di inclusione, integrazione, potenziamento della lingua d’uso, approccio alla lingua dello studio e suo perfezionamento. “Riteniamo - aggiunge il dirigente - che solo in questo modo il carattere multietnico della società contemporanea possa diventare effettivamente una ricchezza, senza fraintendimenti, sterili polemiche, frizioni latenti, conflitti conclamati”.

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