27-01-2021 ore 15:30 | Cronaca - Romanengo
di Claudia Cerioli

Romanengo commemora il compaesano Romolo Gorla, deportato e ucciso dai nazisti

Romanengo celebra la giornata della memoria delle vittime dell’Olocausto con una cerimonia sobria. Lungo la via che lo commemora, è stato ricordato Romolo Gorla, antifascista, deportato e morto nel campo di sterminio di Mauthausen. La manifestazione è stata organizzata dalla sezione locale dell’ampi, in collaborazione con i Marciatori e Marciatrici della Pace di Vaiano, Soncino e Romanengo e l’istituto comprensivo ‘Falcone e Borsellino’. L’amministrazione comunale ha patrocinato. Ha concesso anche l’affissione di una grande bandiera della pace sulla rocca.

 

‘Antifascista convinto’

La commemorazione si è aperta con la deposizione della corona d’alloro davanti alla sede Anpi. Qui il presidente Teodoro Scalmani ha ricordato la figura di Gorla. Ha evidenziato come, nel corso della sua vita, avesse sempre ripudiato ogni forma di fascismo. Nel 1935 il suo domicilio venne perquisito. Le forze armate trovarono un deposito clandestino di stampa comunista e due pistole. Venne arrestato con l’accusa di essere un ‘noto comunista pericoloso’. Nel 1940 era al confino a Pisticci. Trasgredì e venne condannato al lavoro coatto a Castelguido. Uscì nel 1943, ma venne catturato e deportato a Mauthausen dove morì. In occasione della giornata della memoria e del ricordo delle vittime delle foibe, il 14 febbraio, alle 10.30 sarà celebrata una santa Messa. Saranno presenti i rappresentanti delle autorità e delle associazioni di volontariato del paese. Sarà deposta una corona d’alloro al cimitero.