26-07-2015 ore 11:40 | Cronaca - Vaiano Cremasco
di Silvia Tozzi

Vaiano Cremasco. Incontro al canile consortile, tra polemiche e proposte

Venerdì sera presso il Canile Sogni Felici di SCRP si è svolto un incontro promosso da progetto Crema e da Alessandro Pironti. Erano presenti i veterinari Laura Gatti e Angelo Bettinelli, i volontari dell'associazione cinofila Sogni Felici, persone che non fanno parte di nessun gruppo e tanti animalisti ed operatori cinofili.


Toni roventi

Spesso gli animi si sono scaldati e alcune delle persone presenti hanno definito il canile un lager, accusando a volte i veterinari, più spesso SCRP e i sindaci che ne fanno parte di non essersi occupati con serietà della struttura, aprendola con difetti che - a loro dire - sarebbero evidenti. È anche emerso un certo attrito tra vecchi e nuovi volontari. Alcuni dei problemi strutturali sono già stati segnalati e si è in attesa di soluzione. Ad esempio, il Parco del Serio donerà 30 alberi invasati, che in autunno saranno piantumati tra il canile e la Paullese. Si interverrà anche sui chiavistelli dei box, che non si possono chiudere dall'interno.


Interlocutori

Non ha partecipato all'incontro il presidente SCRP Pietro Moro, né alcun sindaco, quindi le domande che sono emerse - su quanto è stato speso per realizzare il canile, su come è stato disposto il bando, eccetera - sono rimaste senza risposta. È stata ripresentata l'idea di creare un comitato di controllo, composto da rappresentanti di sindaci e di associazioni animaliste, per monitorare il canile e si è sottolineato come l'ispezione che alcuni sindaci hanno compiuto un paio di settimane fa non sia stata esaustiva: "si limitano a guardare se l'ambiente è gradevole e pulito, ma non è questo che fa stare bene i cani".


 

Due problemi seri

Due sono però i problemi più grandi, convenuto che il filare sarà posizionato e che le erbacce alte due metri tagliate: l'aspetto dei box e i soldi stanziati al canile. Riguardo ai box, è stato criticato il fatto che i cani non vedono fuori se non da una sorta di finestrone. Questo li frustrerebbe, li renderebbe meno controllabili e meno visibili da parte dei visitatori in cerca di un cane da adottare; problema che riguarda solo i box a sud, non quelli a nord oppure il canile sanitario. Tra un box e l'altro, c'è una rete che non arriva a terra, quindi i cani possono infilarci muso e zampe e rischiano di farsi male.


 

I fondi annui

In merito agli stanziamenti per il canile, si ritiene che siano troppo bassi e che la cifra necessaria per un buon funzionamento del canile sia di 30 mila euro l'anno. Il rischio evidenziato è che nessuno parteciperà al nuovo bando, mentre Gatti e Bettinelli hanno fatto capire che non parteciperanno. Gatti ha chiarito che "è bello aiutare i cani, vederli adottare, aiutare anche cani esterni al canile - dato che interveniamo su segnalazione di maltrattamenti. Ma a noi non piace il retroscena di chi critica in modo velenoso. Ovvio, questa struttura non andava fatta così, ma ora non possiamo far altro che cercare di migliorare. Ma certo demoralizza vedere che dietro al canile ci sono politica e interessi economici".

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