26-04-2023 ore 16:42 | Cronaca - Crema
di Denise Nosotti

Galilei, incontro con l'atleta Andrea Devincenzi. ‘Abbattere le barriere per vivere pienamente’

“Sono qui per portarvi una testimonianza che serva a voi, non a me. Non sono qui a decantare i miei successi, bensì ad aiutarvi a individuare obiettivi e percorso”. Si può riassumere così l’incontro di mercoledì 26 aprile, in sala Alessandrini, con Andrea Devincenzi, atleta paraolimpico, formatore e coach, ospite dell’IIS Galilei di Crema per un progetto di monte ore. Circa 150 studenti hanno accolto il relatore insieme alla dirigente scolastica Paola Orini, al presidente della provincia di Cremona Mirko Signoroni e dell’assessore del comune Emanuela Nichetti. L’incontro è stato promosso in collaborazione con la provincia di Cremona. Volontà, amicizia, crescita e passione sono i temi affrontati dall’ospite. “Abbiamo scelto una data significativa - ha detto Signoroni - che cade dopo la festa di liberazione. Gli studenti devono avere coraggio e determinazione per poter un giorno prendere in mano le redini del paese”.

 

La sua storia

Devincenzi è reduce da un viaggio in Islanda durante il quale ha messo a dura prova tutte le sue abilità, fisiche e cognitive, percorrendo un tragitto di oltre duemila chilometri. Come dicevamo, l’atleta non ha incontrato i ragazzi per illustrare i suoi successi, ma per motivarli e far diventare loro delle persone migliori. La vita l’ha messo a dura prova quando nel 1990, a 17 anni, un incidente lo ha privato di una gamba. Attraverso momenti bui, di demolizione psicologica, ha saputo trovare una luce e ricominciare più forte di prima. “Non c’è bisogno - ha dichiarato - di desiderare una vita straordinaria. Bisogna imparare a riconoscere sogni irrealizzabili e obiettivi perseguibili. La chiave è saper trovare il proprio percorso attraverso le immagini che si hanno del proprio futuro”.

 

Mettersi in ascolto

Il relatore non ha raggiunto traguardi importanti da solo. Ha trovato un team che lo segue e che ha creduto in lui. In precedenza, ha lavorato a lungo in una ditta siderurgica. Ha poi deciso di coltivare la passione per lo sport con il desiderio di formare gli altri. In dieci anni ha organizzato 600 - 700 incontri sia con le aziende che con i ragazzi. Oltre a questo si occupa anche di allenare una quindicina di giovani atleti. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla capacità di ragionare in un’ottica più ampia e dare un significato diverso alle parole. È anche questo il compito di un formatore: saper ascoltare le storie di altri e coglierne gli insegnamenti.

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