26-03-2015 ore 10:10 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Discoteca analcolica contro gli abusi e le droghe. “Sì al ballo e no allo sballo” per i licei Munari e Racchetti

Chissà che effetto farà ad alcuni studenti tornare nella discoteca frequentata 3 giorni prima; chissà cosa penseranno non trovando birre e superalcolici ma solo normalissime bevande analcoliche; chissà quanto cambierà l’atmosfera del locale, entrandoci al mattino e non a notte fonda. Tutte domande a cui i ragazzi del liceo artistico Munari e del liceo classico Racchetti troveranno risposta alle ore 10 dell’1 aprile, all’inaugurazione dell’iniziativa Non ce la date a bere.

 

Il progetto educativo

Organizzato dal liceo artistico Munari, in collaborazione con il liceo classico Racchetti, il progetto prevede una parte ludica ed una informativa. Due le feste analcoliche previste nell’iniziativa: la prima l’1 aprile all’Havana, dalle ore 10 alle ore 13.30 e la seconda in piscina la sera dell’ultimo giorno di scuola. Nel mentre, gli studenti assisteranno ad un percorso educativo con approfondimenti tematici: con l’aiuto di un medico e di un farmacista, verranno analizzati rischi e pericoli dell’assunzione di sostanze psicotrope e dell’abuso di alcol.

 

“Sì al ballo, no allo sballo”

Anche se il lancio dell’iniziativa – con la festa mattutina all’Havana – rievoca la moda della discoteca light, tipica degli anni ’80, “la nostra è una novità assoluta – ha spiegato il dirigente del Munari, Pierluigi Tadi – che cerca di incentivare il rispetto della propria salute e quello per gli altri. Oltre agli interventi didattici, siamo voluti entrare nel mondo dei ragazzi, quindi in discoteca, dimostrando che l’utilizzo di alcolici e stupefacenti non è funzionale allo stare insieme e al divertimento: il nostro slogan è sì al ballo, no allo sballo”.

 

Oltre l’ordinanza

L’iniziativa ha incontrato il plauso dell’amministrazione: “qualche mese fa – ha ricordato il sindaco, Stefania Bonaldi – abbiamo approvato un’ordinanza per combattere il consumo di alcol da parte dei minori. Questa iniziativa ricalca il percorso pensato dall’amministrazione, in quanto regole e regolamenti vanno poi declinati in chiave educativa e culturale”. Concetto ribadito anche dal consigliere delegato allo Sport, Walter Della Frera: “bene la repressione, ma se non si agisce sulla cultura non si può pensare di far passare il concetto del divertimento senza sballo”.

 

Responsabilità e rispetto

Dello stesso avviso anche il comandante della Polizia Locale, Giuliano Semeraro: “questa iniziativa segna il passaggio da una fase teorica ad una più concreta. Come l’ordinanza, dà un segnale importante, cioè che anche il minore dev’essere responsabilizzato”. “La convivenza futura – ha concluso Ida Zucca, per il liceo Racchetti – è fatta di regole e di rispetto: è giusto divertirsi, ma è fondamentale costruire una società in cui ognuno conosca i rischi e rispetti la libertà di tutti di essere in salute”. 

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