25-10-2018 ore 09:52 | Cronaca - Roma
di Riccardo Cremonesi

Legittima difesa, la nuova legge approvata in Senato. La riforma all’esame della Camera

Ieri il Senato ha approvato la nuova legge sulla legittima difesa con 195 favorevoli, 52 contrari e un astenuto. Il provvedimento è stato approvato grazie ai voti della maggioranza Lega e Movimento 5 stelle a cui si sono aggiunti quelli di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari, anche se con toni differenti gli esponenti del Partito democratico di Liberi e uguali. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.

Cosa prevede la riforma
Queste le principali novità contenute nella nuova riforma approvata: difesa sempre legittima, “se taluno legittimamente presente nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumità, i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione”. Non è più necessario che il ladro abbia un’arma in mano ma è sufficiente la sola minaccia di utilizzare un’arma e non è necessario che la minaccia sia espressamente rivolta alla persona. Nella riforma viene anche modificato l'articolo 55 del Codice penale che disciplina l'eccesso colposo: con il nuovo testo si esclude la punibilità di chi si è difeso in “stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”. Per questo punto la maggioranza ha raccolto il favore anche del Pd.

Le pene previste
Chi si è legittimamente difeso non è responsabile civilmente. La riforma prevede che chi si è difeso, se assolto, non deve essere obbligato a risarcire il danno derivante dal medesimo fatto in sede civile. In caso di eccesso colposo al danneggiato è riconosciuto il diritto ad una indennità calcolata dal giudice sulla base di una serie di parametri. Altra modifica all’attuale normativa prevede la possibilità di ottenere la sospensione condizionale della pena per chi ha commesso un furto in appartamento solo dopo che si è integralmente pagato l’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa. Vengono inasprite le pene per violazione di domicilio e furto in appartamento. In particolare viene innalzata a quattro anni la pena massima di carcere per violazione di domicilio mentre per furto in abitazione e scippo la pena può arrivare fino a un massimo di sette anni di carcere. Stessa pena anche per chi compie una rapina.

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