Auto italiane con targhe bulgare, sale l'attenzione nel Cremasco. Due gli episodi accertati dai carabinieri
I carabinieri di Bagnolo Cremasco hanno sorpreso alla guida di un Fiat Ulisse con targa bulgara un disoccupato rumeno di 25 anni domiciliato a Milano. Dai primi accertamenti sul numero di telaio, il veicolo è risultato già targato in Italia ed intestato ad un milanese di 32 anni che non avrebbe potuto disporre del veicolo perché gravato di debiti verso l’erario.
Segnalato alla Procura
Le targhe ed i documenti di circolazione bulgari sono stati sequestrati, mentre il veicolo, senza assicurazione valida, è stata sottoposta a fermo amministrativo ed affidata in custodia al soccorso stradale. Per aver fatto uso di atto falso e aver distrutto quello vero, l’uomo alla guida è stato segnalato alla Procura della Repubblica.
Immatricolazione bulgara
Analogo episodio si è verificato al posto di controllo predisposto a Bagnolo Cremasco lungo la Paullese; in questo caso una Fiat Punto con targa bulgara - da accertamenti sul numero di telaio - è risultata già targata in Italia ed intestata ad un rumeno di 24 anni residente a Milano. Secondo i militari cremaschi, in Bulgaria qualcuno è riuscito ad immatricolare veicoli provenienti dall’Italia o comunque nel nostro territorio seppure vincolati da provvedimenti emessi da società di pubblico interesse che hanno tentato di riscuotere somme derivanti da sanzioni o fallimenti, ad esempio ex Loseri, ora Equitalia Esatri Spa.
Fenomeno in crescita
Il fenomeno che emerge dagli ultimi episodi accertati dai carabinieri merita particolare attenzione. E' alto il rischio che siano in circolazione molti veicoli con targhe false e documenti originali. Mezzi che vengono utilizzati anche per commettere reati, infrazioni e al tempo stesso restare impuniti: non è infatti agevole - commentano i carabinieri di Crema - attraverso le targhe risalire al possessore, all’utilizzatore alla guida, anche quando si riesce ad individuare l’intestatario delle targhe quando originali.
L'atto notorio
In Romania per evitare il sequestro del veicolo risulta sia necessario munirsi di un atto notorio per disporre di veicoli intestati a terzi. Potrebbe essere questa norma ad aver indotto gli organizzatori di questa truffa ad utilizzare immatricolazioni bulgare.