25-06-2022 ore 18:23 | Cronaca - Cremona
di Riccardo Cremonesi

La Guardia di Finanza di Cremona festeggia l'anniversario. Gli encomi alla tenenza di Crema

La Guardia di Finanza di Cremona ha festeggiato il 248° anniversario della fondazione del Corpo, con una giornata celebrativa che si è aperta con la deposizione di una corona di alloro da parte del Comandante provinciale, colonnello Cesare Maragoni, unitamente al presidente della sezione Anfi locale, alla lapide commemorativa dei Caduti del corpo, collocata presso il cimitero di Cremona, per rendere omaggio e ricordare tutte le Fiamme Gialle che hanno sacrificato la loro vita in servizio. Le celebrazioni sono poi proseguite presso la caserma “Dino Campagnoli”.

Gli encomi ai militari della tenenza di Crema
All’evento hanno partecipato il Prefetto di Cremona e le massime autorità provinciali civili e militari, una folta rappresentanza della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo, nonché le associazioni combattentistiche e d’arma della città di Cremona e Crema. L'evento è stato anche l'occasione per fare un bilancio delle attività svolte in provincia nell'ultimo anno e per la consegna degli encomi per i militari che si sono distinti in servizio. Per quanto riguarda la tenenza di Crema sono stati consegnati, alla presenza del sindaco di Crema Stefania Bonaldi, gli encomi semplici a: capitano Vincenzo Ottaiano, luogotenente Giancarlo Polimeno, maresciallo aiutante Michele De Benedictis, maresciallo capo Gianluca Carleo e al maresciallo capo Valerio Parente Teofilo.

 

Contro la criminalità a tutela di cittadini e imprese

Nel 2021 e nei primi 5 mesi del 2022 sono oltre 1000 gli interventi operativi. Oltre 370 le indagini delegate al Corpo dalle Autorità Giudiziarie ordinarie e contabili della Regione che hanno riguardato, in maniera trasversale, tutti gli ambiti della missione istituzionale. Un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

 

Lotta all'evasione

Sono stati effettuati 250 interventi nel settore della tutela entrate e sono stati denunciati 262 soggetti per reati fiscali uno dei quali tratto in arresto. I reati più ricorrenti sono l’emissione e utilizzo di fatture false, la presentazione di dichiarazioni fraudolente, l’occultamento delle scritture contabili, nonché l’indebita compensazione di imposte non spettanti. Nonostante il periodo sia comunque stato segnato dall’emergenza sanitaria con le relative difficoltà nell’effettuazione dei controlli, sono stati scoperti oltre 288 milioni di euro di imposte dirette sottratte a tassazione e 136 milioni di euro di Iva non versata. I sequestri di patrimoni sottratti agli evasori ammontano a oltre 19 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio dell'autorità giudiziaria ammontano a quasi 161 milioni di euro. Per quanto riguarda le le indebite compensazioni di debiti tributari e previdenziali sono 78 sono le indagini condotte con la quantificazione di 30 milioni di euro di crediti fittizi inesistenti/non spettanti. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 84 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso nel complesso circa 158 milioni di imposte dirette e 77 milioni di euro di Iiva, nonché 15 datori di lavoro che hanno impiegato 95 lavoratori in “nero” o irregolari. Ammontano, invece, a 11 gli interventi nel settore delle accise. Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 24 con sei violazioni riscontrate.

 

Tutela della spesa pubblica

Quasi 500 gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale ed al reddito di cittadinanza, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 24 deleghe d’indagine concluse su delega della magistratura. Effettuati 2 controlli in materia di politica agricola comune e politica comune della pesca, con una frode accertata di 116 mila euro. Le indebite percezioni di contributi a fondo perduto e di finanziamenti assistiti da garanzia, erogati per l’emergenza Covid19, ammontano a circa 300 mila euro, con la denuncia di 16 persone. Sono stati denunciati 7 soggetti, con la quantificazione di somme oggetto di assegnazione di appalti irregolari per 5,5 milioni di euro di cui 4,5 nel settore sanitario. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite per circa 345 mila euro, a carico di 13 soggetti. Nel settore della spesa previdenziale sono stati denunciati sei persone con una frode accertata di 120 mila euro. Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione sono 9 i soggetti denunciati, di cui 7 tra pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio, con valore delle condotte corruttive accertate per 60 mila euro. Hanno infine avuto eco nazionale i risultati conseguiti nel settore delle indebite percezioni in materia di “reddito di cittadinanza”, con l’effettuazione di 353 controlli, che hanno portato alla denuncia di circa 10.000 soggetti, l’arresto di 29 persone, 17 delle quali condannate in via definitiva e la quantificazione di contributi indebitamente percepiti e contributi indebitamente richiesti e non ancora riscossi per circa 60 milioni di euro.

 

Contrasto alla criminalità

In tale ambito sono state denunciate 59 persone, di cui una tratta in arresto, per riciclaggio ed autoriciclaggio, con un riciclaggio di denaro accertato per oltre 60 milioni di euro, sequestri per 750 mila euro e proposte di sequestro per 37,4 milioni di euro. Denunciati rispettivamente una persona per reati societari, con l’effettuazione di sequestri per 2,2 milioni di euro ed un'altra per reati fallimentari. In applicazione della normativa antimafia, sono state sottoposte ad accertamenti economico-patrimoniali 27 persone fisiche e 18 persone giuridiche ed ammonta a circa 2,3 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti per il sequestro, mentre sono stati confiscati beni per 75 mila di euro. Complessivamente sono stati eseguiti 977 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai prefetti per le verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Sul fronte della prevenzione, i reparti della provincia hanno proceduto all’analisi di 162 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio. Nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti sono state sequestrate 4,5 tonnellate di marijuana. In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione, al falso made in Italy e all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, sono stati svolti 33 interventi, sequestrando poco meno di 6.800 prodotti insicuri e 111 prodotti contraffatti.

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