25-06-2014 ore 09:28 | Cronaca - Milano
di Emanuele Mandelli

Sarà l’avvocato cremasco Rosaria Italiano mercoledì 26 ad aprire il convegno della rete DiRe presso il palazzo Pirelli a Milano per tornare a parlare di violenza sulle donne

Gli ultimi terribili casi di femminicidio hanno scosso davvero tanto l’opinione pubblica. Si torna per cui a parlare del problema nel workshop organizzato dal direttivo DiRe donne in rete e dalle Case delle donne e centri antiviolenza della regione Lombardia di cui fa parte l’associazione cremasca Donne contro la violenza. Appuntamento dalle 10 alle 15 di mercoledì 26 giugno a Milano presso il Palazzo Pirelli.

 

Gli interventi

Convegno che sarà aperto dal saluto dell’avvocato cremasco Rosaria Italiano come portavoce della rete dei centri antiviolenza della Lombardia. Alla italiano spetteranno anche le conclusioni della giornata dopo i tanti interventi di: Manuela Ulivi, Jerta Zoni, Amalia Bonfanti, Cristina Carelli. Simona Scalzi, Francesca Garitto, Mimma Carta e Mariagrazia Rossi.

 

Violenza continua

Il femminicidio torna sulle pagine dei giornali a ogni fatto eclatante, ma la violenza nei confronti delle donne, purtroppo, non si ferma mai dentro le mura domestiche. Dietro a queste ci sono le storie di sempre, di donne vittime di una violenza inaccettabile troppo spesso coperta dal silenzio, da tante complicità e connivenze, prima fra tutte la cultura asservita a un potere maschile che si fa sopraffazione.

 

Sedici centri in regione

Uscire dalla violenza si può, si può riprendersi la vita, ritrovare se stesse, la propria libertà. Per questo sono nati i Centri Antiviolenza, donne che aiutano le donne, che da anni si sono messe al loro fianco per sostenerle nel difficile percorso di rinascita. In Lombardia i 16 Centri Antiviolenza presenti in tutto il territorio regionale, in cui lavorano centinaia di operatrici e professioniste volontarie, si sono uniti in Rete per rendere ancora più incisiva la loro azione.

 

Tavolo antiviolenza

Si è così insediato il Tavolo Regionale Antiviolenza, formato da numerose rappresentanti dei Centri e da istituzioni ed enti pubblici, che sta intraprendendo un percorso con la Regione Lombardia per verificare i dati della violenza e le più efficaci strategie da mettere in campo per investire al meglio le risorse pubbliche. Si è aperta quindi una fase nuova che interroga i Centri stessi sulla qualità, sull’efficacia, sulla necessità del loro intervento.