25-05-2023 ore 11:26 | Cronaca - Rivolta d'Adda
di Riccardo Cremonesi

Rivolta d’Adda. ‘Aggressione con sequestro di persona, lesioni e minacce’: quattro arresti

Quattro giovani d’età compresa fra i 18 ed i 22 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Rivolta d’Adda e Crema. Il provvedimento è stato disposto dal gip di Cremona. Come spiega il tenente colonnello Girardi, si tratta di giovani “con precedenti di polizia”. Al momento si trovano ai domiciliari: “sono gravemente indiziati, a vario titolo, di sequestro di persona, minacce e lesioni aggravate”.

 

Il movente

Le indagini sono partite dalle denunce presentate dai genitori di due minorenni. Secondo quanto ricostruito dai militari, “lo scorso febbraio i quattro avrebbero attirato all’interno di un garage i due ragazzi e li avrebbero percossi, impedendogli di fuggire. Sono poi stati liberati con l’ulteriore minaccia di morte qualora avessero raccontato a qualcuno quanto accaduto”. Il movente sarebbe da ricondurre “alla volontà di vendicarsi delle vittime, responsabili, secondo loro, di avere fatto del male a una loro amica, un’altra ragazzina del paese, cosa in realtà mai avvenuta. Giunti per il chiarimento, appena scesi dall’autobus sono stati fatti salire su un veicolo e portati in un garage”.

 

Il pestaggio

“Qui sono poi giunti altri giovani, mentre tre degli arrestati li hanno scherniti e percossi dopo averli fatti sedere su un divano chiedendo chiarimenti su quello che avevano fatto alla loro amica.

Uno degli arrestati ha preso da un mobile una pistola priva di tappo rosso minacciandoli e una volta fuori dal garage hanno continuato a colpirli con pugni e schiaffi. Entrambi hanno riportato frattura delle ossa nasali e dei denti, oltre a ferite e contusioni varie”. I quattro sono stati accompagnati al pronto soccorso dai genitori.

 

Le minacce

“Nei giorni successivi – prosegue Girardi – uno degli aggressori si è presentato, prima da solo e poi con la madre, davanti alla casa di uno dei ragazzi picchiati, minacciando e offendendone la madre.

Da quel momento, temendo per la propria incolumità, le due vittime hanno ridotto all’essenziale le uscite di casa e sempre in compagnia dei genitori”. Le indagini dei Carabinieri di Rivolta hanno consentito di raccogliere elementi utili a comprendere la dinamica degli eventi, acquisendo i primi importanti elementi indiziari a carico dei quattro presunti autori del fatto.

 

La finta pistola e la marijuana

“Una prima perquisizione nel box ha portato al recupero della pistola priva di tappo rosso, fedele riproduzione delle armi in dotazione alle forze di polizia. Sono stati sequestrati anche 611 grammi di marijuana e un bilancino di precisione”. I carabinieri hanno arrestato il proprietario, poi condannato a otto mesi di reclusione, con pena sospesa. Secondo Girardi, i militari hanno ricostruito “un quadro di intimidazione connotato da un elevato grado di violenza imposto sui coetanei del paese, con una vera e propria “punizione” alla presenza di altri giovani, una sorta di avvertimento per tutti quelli che sono ritenuti colpevoli di avere commesso qualcosa nei confronti dei componenti del gruppo o dei loro amici. E il garage era la “base” del gruppo, tenuto conto che sono state trovate delle scritte sulle pareti che rimandano a gang giovanili di alcune note serie televisive”.

 

L’arresto

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cremona, evidenziando la condotta particolarmente violenta e la possibilità di ripetizione dei reati ha disposto gli arresti per i quattro e la mattina di domenica 21 maggio è scattata l’operazione. I carabinieri di Rivolta d’Adda, supportati dai carabinieri di Crema, hanno eseguito l’ordinanza, arrestando e ponendo ai domiciliari i quattro giovani.

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