25-03-2014 ore 16:35 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Risorse ‘squilibrate’ al comparto socio sanitario, Crema punta sulla residenzialità leggera. Comune, Asl Cremona e Ospedale studiano azioni comuni

“I nodi irrisolti nella distribuzione delle risorse del comparto socio sanitario nella provincia di Cremona e le possibili azioni di riequilibrio territoriale”. Questo il tema dell’incontro di stamattina a palazzo comunale tra il sindaco Stefania Bonaldi ed il direttore generale dell’ASL di Cremona Gilberto Compagnoni, insieme ai suoi stretti collaboratori, oltre al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Crema Luigi Ablondi. Oggetto dell’incontro:

 

Le debolezze del Cremasco

I principali ambiti di debolezza del Cremasco, sul piano delle risorse, riguardano il dipartimento di Salute Mentale in particolare Centro psico sociale e Neuro psichiatria infantile. “Dal dibattito – recita una nota diffusa dal Comune - è emerso con evidenza che, storicamente, esiste un sensibile squilibrio nella distribuzione delle risorse da parte dell’ASL di Cremona, con precise ragioni storiche e culturali, che penalizza il distretto socio sanitario cremasco”.

 

Disparità di risorse

“Per la psichiatria, in particolare, la disparità di risorse dipende da una maggiore presenza storica di istituzionalizzazioni nell’area cremonese, circostanza che determina logicamente ancora oggi una differenzazione nella distribuzione dei fondi, a fronte di un orientamento sanitario cremasco che da tempo punta molto invece sulla cura domiciliare dei propri pazienti”.

 

Contrattualizzazione diretta

Secondo il Comune è stato assicurato l’impegno assunto da Regione Lombardia “alla contrattualizzazione diretta entro il prossimo 30 aprile dei due servizi di Neuro Psichiatria Infantile presenti sul territorio e molto apprezzati dall’utenza: Il Tubero (di Anffas) e la Coop. Igea. Realtà, queste, che da anni incontrano difficoltà di contrattualizzazione nella pianificazione e programmazione delle risorse”.

 

Azioni di riequilibrio

“Desidero ringraziare le direzioni di ASL ed AO per questo incontro, che se pure non sia il tavolo istituzionale richiesto, costituisce un buon avvio per la direzione sperata” il commento del sindaco Stefania Bonaldi a margine della riunione: “Apprezzo il confronto autorevole sul tema. So bene che la distribuzione delle risorse dell’ASL ha una sua storia, che non può essere cancellata con un colpo di spugna, ciò non di meno è necessario impostare azioni di riequilibrio nella distribuzione, graduali nel tempo certo, ma significative e decise”.

 

Residenzialità leggera

“Gli impegni che mi sono stati confermati in merito alla prossima contrattualizzazione diretta dei due servizi di NPI, per un complessivo importo di 400 mila euro l’anno, vanno in questa direzione” ha aggiunto Bonaldi: “Ora intendo coinvolgere i colleghi sindaci del Cremasco, che so essere sensibili al tema, per azioni che conducano a stanziare risorse nel nostro distretto. Penso ad esempio alla cosiddetta “residenzialità leggera”, che comprende gli interventi sanitari al domicilio degli utenti psichiatrici. Azioni queste che non snaturano l’impostazione data dal CPS cremasco di mantenere le persone con disturbi di salute mentale a casa propria, e consentono un presidio ed una presa in carico al domicilio che non sia esclusivamente sociale, ma anche di tipo sanitario”.

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