25-01-2020 ore 10:13 | Cronaca - Dalla provincia
di Riccardo Cremonesi

Sequestro di persona, estorsione, rapina e spaccio. Due giovani arrestati dai carabinieri

I carabinieri del comando provinciale hanno arrestato un cittadino albanese ed uno studente cremonese. Sono accusati di sequestro di persona, estorsione, rapina, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo i militari “hanno picchiato e sequestrato un operaio 22 anni di origine rumena, residente a san Daniele Po per costringerlo a restituire un debito che aveva con loro dopo aver acquistato una partita di marijuana a credito”.

 

Il sequestro

Si tratta di uno studente ventenne residente a Cremona e di un diciannovenne disoccupato di Malagnino. Nel corso della notte di martedì scorso, sono stati sorpresi, in flagranza, mentre cercavano di riscuotere un credito di 3500 euro per l’acquisto di marijuana tra maggio e settembre dello scorso anno. I due hanno aspettato l’operaio rumeno fuori dalla ditta dove lavora, l’hanno caricato a forza su un’auto e l’hanno portato a casa di uno due, dove l’hanno picchiato fino a farsi consegnare il bancomat. Dopo aver effettuato alcuni prelievi, hanno telefonato ai genitori del giovane, minacciandoli di fargli del male se non avessero saldato il debito del figlio.

 

L’arresto

Approfittando di una attimo di distrazione, l’operaio è riuscito a chiamare il 112. Una pattuglia del radiomobile è riuscita a bloccare i due mentre cercavano di scappare insieme un ventiduenne di origine albanese che nel frattempo li aveva raggiunti per aiutarli. Durante le varie perquisizioni i carabinieri hanno sequestrato oltre etto di marijuana e materiale necessario alla preparazione delle dosi, nascosti nel battiscopa della cucina e all’interno della cappa fumaria. Il giovane è stato medicato in ospedale e giudicato guaribile in una decina di giorni.

 

I precedenti

I due arrestati si trovano in carcere. “Il Gip – spiegano i carabinieri - ha tenuto conto delle allarmanti modalità” utilizzate: “circostanze che denotano una significativa capacità delinquenziale e totale assenza di scrupoli”. Già lo scorso anno il ventiduenne era incappato in controlli effettuati presso un istituto scolastico cittadino, “ragion per cui – sottolineano gli inquirenti - non è da escludersi che il giro di affari e smercio dello stupefacente fosse proprio quelle delle scuole”.

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