24-11-2020 ore 11:45 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Sfogliarini: 'Pressione sulla terapia intensiva ma è garantita l'attività chirurgica'

“Nell'ultima settimana il numero dei ricoverati presso l’ospedale di Crema si è stabilizzato: si è passati da una media giornaliera di 9 a 7”. Il direttore sanitario dell'Asst cittadina, Roberto Sfogliarini spiega che "nella giornata di ieri i pazienti ricoverati erano 145, un dato che negli ultimi tre giorni appare stabile. Il totale dei ricoverati dal 16 ottobre al 22 novembre è pari a 257, di cui 30 provenienti da fuori distretto (11,67%). Al Pronto soccorso si sono presentati mediamente 25 pazienti al giorno con sintomi sospetti Covid in riduzione rispetto alla settimana precedente (erano 29 casi giornalieri). Circa sei cittadini al giorno sono stati dimessi e segnalati al Centro servizi Covid per la sorveglianza domiciliare: dal 16 ottobre ad oggi sono stati segnalati al centro circa 280 cittadini di cui circa 150 in monitoraggio attivo”.

 

La pressione sulle terapie intensive

Di contro "la gravità dei ricoverati è andata crescendo: i pazienti che necessitano di cure semintensive (ventilazione) sono arrivati a 44 e rappresentano circa il 30% dei ricoverati contro il 15-20% della settimana precedente. Ciò è tipico della malattia che presenta spesso un aggravamento crescente. I ricoverati in Terapia intensiva sono 12 e per l'ospedale costituisce un notevole impegno: la necessità di terapia intensiva è maggiore tantè che due pazienti sono stati trasferiti in altre rianimazioni. Ciò ha comportato una riduzione significativa degli interventi chirurgici perchè le risorse di anestesisti e rianimatori sono state dedicate al raddoppio della terapia intensiva. Oggi il 50% dei posti letto utili dell’ospedale è dedicato a pazienti Covid.”.

 

Tracciamento e attività chirurgica

“Vengono eseguiti mediamente 500 tamponi al giorno, in crescita rispetto alle settimane precedenti. I dati consolidati al 18 novembre evidenziano una riduzione dei positivi al 20% circa, rispetto al 24.5% della settimana precedente. Nonostante la situazione è garantita l'attività chirurgica per la urgenza-emergenza. I pazienti che necessitano di altri interventi possono essere inviati ai Centri Hub milanesi (istituto Tumori, istituto Europeo di Oncologia, istituto Besta) e agli Spedali Civili di Brescia. Il Maggiore attualmente mantiene operative le attività di Cardiologia, Oncologia, Neurologia, Medicina Generale, Gastroenterologia, Materno infantile, Emodialisi, Psichiatria e in gran parte l'attività ambulatoriale, con riduzione dell’attività chirurgica alla emergenza urgenza”.

 

L'importanza delle misure di limitazione del contagio

“Si assiste ad una riduzione dell’afflusso di pazienti Covid al Pronto soccorso provenienti dal Cremasco e ad una stabilizzazione dei ricoverati, verosimile effetto delle misure di contenimento in atto, con una concentrazione di pazienti più gravi ricoverati. Si evidenzia comunque in rilevante carico di pazienti Covid19 sui servizi sanitari territoriali ed ospedalieri. La presenza di un numero rilevante di ricoveri implica l’inevitabile spostamento di risorse per la assistenza ospedaliera a questi pazienti con riduzione delle risorse disponibili per il trattamento di pazienti con altre patologie. La situazione richiede il rigoroso mantenimento delle misure di limitazione del contagio per ridurre il più rapidamente possibile il numero di cittadini affetti da Covid19 e che necessiteranno di cure ospedaliere per riprendere il più presto possibile la cura anche delle altre patologie”.

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