24-09-2022 ore 11:20 | Cronaca - Dal cremasco
di Sara Valle

Una giornata con il Fai di Crema tra le bellezze artistiche e la natura di Castelleone

Un pomeriggio tra arte e natura alla scoperta delle bellezze di Castelleone. È quanto propone il Fai di Crema per domenica 25 settembre con un itinerario che spazia dalla residenza del pittore Francesco Arata al frutteto storico di Santa Maria in Bressanoro adiacente alla chiesa, con visita del locale affrescato (sec. XVII) dell’ex convento amadeita e degustazione di rare e antiche cultivar di meli e peri. Sono previsti interventi di Elga Francesca Arata, Vittorio Adenti, Anna Emilia Galeotti Vertua, Giada Prazzoli e Valerio Ferrari. Obbligatoria la prenotazione online cliccando qui. Il pubblico sarà suddiviso in due gruppi che visiteranno gli stessi luoghi in ordine inverso a partire dalle ore 14.15. E' richiesto un contributo di 4 euro per gli iscritti e di 7 euro per i non iscritti.

 

Casa museo

Andiamo con ordine. La casa di Francesco Arata, oggi sede dell'omonima fondazione, è diventata un museo ricco di opere e ricordi di vita del pittore, architetto e scenografo. L'impegno del figlio Gian Maria Arata, recentemente scomparso, e di tutta la sua famiglia ha arricchito Castelleone di un luogo prezioso dove sono raccolte molteplici testimonianze del percorso artistico di Arata, dai ritratti alle raffigurazioni di scorci e atmosfere della pianura padana e della laguna veneta, disegni e molto altro. I locali sono gli stessi che occupava l’artista fino al 1956, anno della morte, e sono rimasti per buona parte integri. La famiglia ha conservato tutto con amore e ha riordinato e ricollocato ogni elemento con cura dei dettagli. Lo studio e la camera da letto sono stati riallestiti; negli altri locali vissuti dall’artista e dalla madre, sono esposti, suddivisi per tematiche, i quadri scelti dai familiari per costituire una collezione permanente che offre una vasta panoramica della produzione e della personalità dell'artista.

 

Frutteto

Guardando, invece, alla seconda tappa, il frutteto, si estende due chilometri a nord di Castelleone (CR), dove sorge, isolata nel verde, al margine dell’antica valle fluviale del fiumicello Isso o Lisso (che sbocca poco oltre nella più vasta valle del Serio Morto), l’imponente mole della chiesa di Santa Maria in Bressanoro: prototipo rinascimentale di altri e successivi esempi, più o meno prossimi, di architettura religiosa a pianta centrale. Il frutteto è il primo impianto razionale del genere attuato nella pianura cremonese. Vi si coltivano diverse specie frutticole, con differenti varietà di mele e di pere, tra cui alcune cultivar antiche ormai molto rare, come il melo Calvilla bianca d’inverno, che produce frutti grandi, leggermente compressi e costolati, a polpa fine e succosa, o la Parmena dorata, dal frutto di medie dimensioni, a polpa soda, insieme ad alcune varietà di prugne, pesche e mele cotogne.

3718