ultimo aggiornamento ore 15:25
Belle, colorate, fiammanti. Sono state presentate ieri sera alla stampa le prime biciclette riparate dai ragazzi con disabilità dell'Ergoterapeutica e presto donate a persone con fragilità individuate dal servizio sociale comunale di Crema. Questo è il risultato del service Due ruote solidali, proposto dal Rotaract terre cremasche e condiviso con i Rotary Crema e Cremasco San Marco. Presenti alla conferenza stampa di presentazione, oltre ai vertici dei tre club cittadini, anche l'assessore alla viabilità del Comune di Crema, Fabio Bergamaschi e la presidente della cooperativa Savina Polonini.
Service diverso
Il service era stato lanciato qualche mese fa dal sodalizio presieduto da Adalberto Bellandi per “sostenere l'Ergoterapeutica, realtà che promuove l'inclusione lavorativa di persone con disabilità, in un periodo complicato. Avevamo chiesto ai cremaschi di donare biciclette di ogni tipo da far riparare ai lavoratori con disabilità”. Acquistate ora dai club “le prime 10 verranno consegnate nei prossimi giorni a persone con fragilità del territorio”. In totale le biciclette da riparare sono una quarantina pervenute da diversi paesi del Cremasco. Anche i Comuni di Soncino, Offanengo, Pianengo e Crema hanno consegnato biciclette smarrite e mai ritirate. “È stato un service diverso e ben riuscito, che ha visto la collaborazione dei club presieduti da Rachele Donati De Conti e Arnaldo Ronchetti, oltre che la solidarietà di moltissimi cremaschi”.
Filiera di solidarietà
Le biciclette non sono state ancora riparate tutte. “Avremo lavoro da qui al prossimo anno” spiega Polinini. “Siamo molto contenti che l'attività sia ripartita, sicuramente per merito anche di questa bella iniziativa”. Promosso dal Comune di Crema, “che ha svolto principalmente un'attività di raccordo per destinare i mezzi”, il progetto, secondo l'assessore al welfare Michele Gennuso, “ha consentito di creare una filiera di solidarietà e ha dimostrato che il bene moltiplica bene. Complimenti ai club per questa bella intuizione e ai ragazzi per il bel lavoro svolto per alcuni componenti della comunità”.
