23-12-2016 ore 20:03 | Cronaca - Crema
di Federico Feola

Crema. Incontro tra amministratori e revisori dei conti. San Domenico, “bilancio trasparente e virtuoso”

Dopo le polemiche per la mancata approvazione del bilancio, alimentate dal furore politico dovuto alle prossime elezioni ed al “necessario” posizionamento dei vari partiti, sull’amministrazione della Fondazione san Domenico arriva “la verità certificata: il bilancio è virtuoso e trasparente”. Lo scorso 13 dicembre, giorno di santa Lucia, il commercialista della Fondazione, Giuseppe Bellandi, insieme al nuovo revisore del conti Giuseppe Bonazzetti, è stato convocato dai revisori dei conti del Comune di Crema per un confronto e per un'analisi delle procedure e dei dati di bilancio della Fondazione.

 

Istituzione di diritto privato

L’incontro è stato definito “interessante e proficuo”. Dalla discussione e dal confronto sono emersi elementi concreti di valutazione che caratterizzano l'attuale condotta del consiglio di amministrazione del teatro e dei precedenti cda. In partenza e in termini più generali, sono stati condivisi i chiarimenti legati alla “natura” della Fondazione: è stata risolta l'ambiguità tra istituzione di diritto pubblico o privato, sollevata da alcune forze di minoranza in consiglio comunale. In estrema sintesi i revisori dei conti hanno ribadito che la Fondazione, essendo per sua natura di diritto privato, non è soggetta ad alcuni dei controlli istituzionali caratteristici degli Enti pubblici. Significa che la competenza della Corte dei Conti non risulta coerente con lo status della Fondazione.

 

Eccesso di trasparenza

I dati di bilancio risultano in perfetto ordine. Paradossalmente, è stato evidenziato una sorta di "eccesso" di trasparenza nelle forme di gestione realizzate in questi anni dalla Fondazione, riferendosi alla pubblicizzazione dei bilanci, ai bandi pubblici per le forniture, l’accesso agli atti, la documentazione sistematicamente trasmessa all’amministrazione comunale. In sostanza, come “certificato” da un ente esterno alla Fondazione, “la gestione amministrativa e del bilancio è praticata a regola d'arte, con quella sensibilità che si conviene, in termini di trasparenza, ad un Ente finanziato anche con soldi pubblici”.

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