Prosegue il rave party, che ha preso il via la notte tra sabato e domenica nella zona industriale di Offanengo, che si dovrebbe concludere in serata. Tanti i giovani che hanno preso parte ad un evento che inizialmente era stato previsto in uno spazio all'aperto in provincia di Brescia ma che successivamente è stato dirottato nel paese cremasco in seguito delle previsioni meteo. Circa 4 mila le persone provenienti da tutta Italia e dall'Europa (Danimarca, Olanda, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Austria e Romania), che hanno invaso pacificamente Offanengo per un evento a livello internazionale per il quale gli stessi organizzatori si aspettavano almeno 5 mila presenze. Al momento sono rimasti circa 300 ragazzi nei capannoni dell'ex Mae.
Tra pulizie e le lamentele dei residenti
Stamattina le forze dell'ordine hanno fatto rimuovere le auto, camper e furgoncini parcheggiati nell'area industriale per permettere la normale ripresa delle attività presenti nella zona. Inoltre sono state pulite le strade attigue. Tante le lamentele dei residenti per la musica ad alto livello, i parcheggi selvaggi e la sporcizia lasciata per le strade e nei cortili delle abitazioni. In un post su Facebook il vicesindaco Daniel Bressan sfogo il suo disappunto per quanto accaduto. “L'emergenza non è finita ma voglio fare chiarezza perché in questi giorni di esasperazione per tutti ne ho sentite di ogni e voglio quindi essere chiaro per trasparenza verso tutti. Nella notte di sabato abbiamo avuto notizia di questa situazione imprevedibile. Sul posto sono giunte subito due pattuglie a sbarramento ma poco hanno potuto fare di fronte a mezzi pesanti e a centinaia di "signori" pronti a forzare ogni accesso”.
Il vicesindaco: “situazione nelle mani della prefettura e delle questura”
“Già dalla notte – prosegue Bressan - io e il sindaco abbiamo chiesto azioni forti e repressive ma la situazione era nelle mani della prefettura e della questura che hanno fatto le loro valutazioni. La situazione è stata monitorata dalle forze dell'ordine i cui uomini mi sento di ringraziare perché si stanno facendo notti e giornate per garantire quanto possono che la situazione non scappi di mano. Ieri è stata emessa un un'ordinanza per la vendita di alcolici e i nostri vigili hanno sanzionato ove possibile per il Codice della Strada e gestito alcune situazioni incresciose in paese. Oggi abbiamo iniziato, nonostante la "manifestazione" non sia ancora terminata, una prima pulizia di alcune aree diventate discariche a cielo aperto per ripristinare un minimo di decoro ove possibile. È stata sentita da alcuni rappresentanti la prefettura chiedendo di mettere fine a una situazione che sta esasperando la cittadinanza ma la risposta è stata negativa. Posso dire che come amministratore sono arrabbiato e avvilito perché la nostra comunità sta subendo una situazione assurda e i costi di pulizia del paese saranno tutt'altro che leggeri oltre al disagio a tutti. Come rappresentante politico sono ancora più incavolato perché, forse, con dei ministri dell'interno diversi questa situazione sarebbe stata presa con più polso, perché lo stato deve essere forte anche con i forti e la sensazione di impunità non può essere sdoganata”.