22-11-2020 ore 14:00 | Cronaca - Dalla provincia
di Claudia Cerioli

Al tavolo territoriale del sistema sanitario si fa il punto sui bisogni della medicina locale

Il tavolo della competitività è uno strumento di coordinamento provinciale del territorio di Cremona che individua linee strategiche di sviluppo prioritario per la creazione di reti di collaborazione e networking con altri territori, enti regionali e nazionali e agisce per rafforzare la partnership pubblico-privata. Il Tavolo della Competitività prevede un raccordo costante con Regione Lombardia, attraverso l’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, teso ad affrontare in termini di progetti e di interventi lo sviluppo socio-economico a livello territoriale. Quattro i tavoli tematici locali: Infrastrutture, Lavoro – Formazione – Sviluppo – Innovazione, Cultura – Turismo e Semplificazione Amministrativa.

 

 

La sanità locale

L’attuale situazione provocata dal Covid ha fatto nascere il tavolo del sistema socio sanitario territoriale della competitività di Cremona, partecipato anche dai sindaci, che ha lo scopo di riflettere sulla legge regionale 23 del 2015 sulla riorganizzazione del sistema sanitario lombardo. La legge che, in pratica, ha fatto nascere le Asst e le Ats. Questo Tavolo è coordinato dalla Provincia di Cremona con la Camera di Commercio e i comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore. L’incontro, on line, ha visto la partecipazione del presidente della provincia di Cremona Mirko Signoroni. “Tra le esigenze segnalataci dai sindaci vi sono anche aspetti collegati allo sviluppo della medicina territoriale, di cui oggi se ne parlerà in modo specifico e dei presidi di prevenzione, diffusione di servizi di telemedicina ed assistenza da remoto, potenziamento della farmaceutica territoriale, delle strutture del territorio e di un modello emergenziale da portare a sistema nelle risposte ai cittadini, integrando sempre più la rete territoriale sanitaria e sociale’’.

 

 

Assistenza domiciliare

Salvatore Mannino, direttore generale dell’agenzia di tutela della salute (ATS) della Val Padana ha illustrato l’andamento della pandemia, contagi e tamponi, attualmente in atto nel territorio Cremona-Mantova. Il direttore generale Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Cremona, Giuseppe Rossi ha fatto notare che il territorio sta fronteggiando al meglio l’ondata in corso, ospitando anche pazienti provenienti dal Milanese, cercando di mantenere operativi tutti i reparti ospedalieri, chiusi durante la scorsa ondata pandemica. Germano Pellagata, direttore generale azienda socio sanitaria territoriale (ASST) di Crema ha riportato che, all’ospedale Maggiore di Crema ad oggi sono disponibili il 50 % dei posti letto, grazie soprattutto all’attivazione del servizio di assistenza domiciliare. È stato presentato  da Angelo Pan, direttore malattie infettive, ASST Cremona il documento sottoscritto da 400 persone tra cui medici, infermieri e cittadini in cui vengono evidenziati due temi: la recrudescenza pandemica e la riorganizzazione della sanità. “Stiamo per partecipare allo studio del vaccino Nazionale’’ ha dichiarato.

 

 

Presidio nell’ex tribunale

Marco Agosti, medico di medicina generale ha messo in luce le problematiche causate dal passaggio dall’ATS alla ASST e messo in evidenza la difficoltà dell’approvvigionamento delle dosi del vaccino causando grave disagio sia per i medici che per i pazienti. Aldo Casorati, presidente dell’Area Omogenea Cremasca, ha illustrato la possibile realizzazione di un presidio sanitario all’interno dell’ex tribunale di Crema. Michela Balotta , docente di malattie infettive dell’Università Statale di Milano, i consiglieri regionali, Matteo Piloni, Federico Lena e Marco Degli Angeli hanno ribadito la necessità di definire dei modelli territoriali con il contributo e con la collaborazione di tutti. Giovanni Rossoni, sindaco di Offanengo sottolinea di non tralasciare patologie diverse oltre al Covid-19. Massimiliano Falanga, direttore Associazione Industriali Cremona ha riicordato l’esigenza di valutare scelte infrastrutturali (es nuovo ospedale) dove coinvolgere tutti gli attori del territorio.

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