22-11-2017 ore 20:34 | Cronaca - Crema
di Lidia Gallanti

Vaccini. Certificazioni mancanti, il Gruppo per la libera scelta propone l'osservatorio

In Lombardia 1812 bambini non sono in regola con le vaccinazioni. Quattro mesi dopo l’entrata in vigore del decreto vaccini (l.119/17) molte famiglie non hanno ancora presentato i documenti necessari ad attestare la profilassi obbligatoria per l’iscrizione a nidi e materne. In base ai dati raccolti dalle Ats regionali, nel Cremasco le certificazioni mancanti sono 39 alle materne e 36 al nido, cui si sommano 87 bambini non vaccinati. Il termine ultimo per mettersi in regola è il 10 marzo 2018, pena l’espulsione da scuola.

 

Il Gruppo per la libera scelta

Tra i genitori c’è chi non può e chi non vuole vaccinare: “le motivazioni sono molteplici e spesso nascono da storie personali, ma non sono state prese in considerazione né dalle istituzioni né dagli enti interessati, lasciando ben poche alternative”. È ciò che spiega il Gruppo di libera scelta vaccinale nel Cremasco, nato in seguito al decreto varato a luglio dal Ministero della Salute, che ad oggi conta circa 150 membri. “Stiamo costituendo una rete che permetta di informare e rappresentare i genitori che chiedono soluzioni alternative a quelle imposte dall’ultima legge. Non siamo qui per dare un giudizio di valore sui vaccini, ma per raccogliere esperienze e testimonianze che possano essere utili agli altri genitori”.

 

Vaccino-vigilanza, nasce l’osservatorio cremasco

Tra le preoccupazioni, emerge il timore di reazioni allergiche o effetti collaterali. Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia Italiana del Farmaco, tra il 2014 e il 2016 si contano 21.658 casi di reazione avversa ai vaccini, di cui cinque mortali. “La minimizzazione degli effetti collaterali e la scarsa informazione dai presidi locali hanno generato un clima di sfiducia che porta i genitori ad informarsi in modo autonomo, grazie anche alla grande disponibilità di documenti presenti in rete”. Il gruppo segnala l’assenza di un’effettiva attività di vaccino-vigilanza successiva alla somministrazione: “Si tratta di una prassi prima obbligatoria sia per farmaci sia per vaccini, ultimamente caduta in disuso per sottostima dei possibili effetti collaterali”. Da qui nasce l’idea di creare un osservatorio vaccinale online: “i genitori e famiglie possono inoltrarci le proprie segnalazioni via e-mail anche in forma anonima, che saranno trasmesse al Ministero della Salute”.

 

Informazioni e test pre-vaccinali
Tra i genitori contrari alla profilassi standard c’è chi teme reazioni allergiche, effetti collaterali o reazioni causate dall’iperimmunizzazione, nel caso il bambino abbia già contratto alcune patologie in forma leggera. A questo proposito, il gruppo suggerisce la possibilità di fare test pre-vaccinali che attestino quale sia l’effettiva necessità del singolo bambino. “Alcuni genitori hanno inoltrato la richiesta all’Ats locale presentando questa documentazione alle scuole, che non sempre è stata considerata valida per l’ammissione del figlio”. A ciò si aggiunge la richiesta di maggiori informazioni da parte degli enti sanitari, “magari organizzando un ciclo d’incontri ad hoc dedicati alle famiglie – concludono - che spesso arrivano all’appuntamento senza essere stati preparati sugli effetti e gli eventuali rischi per i più piccoli, soprattutto in caso di allergie o problemi di salute”.

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