La due giorni delle cooperative organizzata da Consorzio Arcobaleno si apre con il lancio del patto per il welfare cremasco. Le istituzioni al tavolo con proposte e progetti di diversa natura
Apertura fortemente politica per la seconda edizione di Diverso? Certo unico, la due giorni dedicata alla cooperazione sociale organizzata dal Consorzio Arcobaleno presso gli spazi del centro culturale Sant’Agostino. La manifestazione ha, infatti, preso il via con un momento chiamato Ouverture – la cooperazione sociale va in scena con…, un dialogo che ha visto la partecipazione di diventi esponenti istituzionali del nostro territorio.
Un tavolo per il welfare cremasco
Il fulcro della mattinata è stato il lancio del Patto del welfare cremasco messo in campo dal consorzio Arcobaleno e da tutte le altre realtà sociali cremasche. Per il simbolico lancio del tavolo di discussione con le istituzioni cremasche e provinciali, il consulente e avvocato Pietro Moro, nella veste di abile moderatore, ha chiamato al tavolo otto interlocutori.
Gli interlocutori
Un primo gruppo, per discutere di inserimento lavorativo delle persone in difficoltà, era composto dal sindaco Stefania Bonaldi, dall’assessore al welfare Angela Beretta, dalla consigliera per le pari opportunità Debora Mussoni e dalla direttrice di Reindustria Alessandra Ginelli. Il secondo gruppo, per il delicato punto del servizi alla persona, era composto dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Luigi Ablondi, dall’assessore provinciale Silvia Schiavi, dal direttore di Comunità Sociale Cremasca Davide Vighi e da Giovanni Maria Gillini dell’Asl di Cremona.
Accordo tra comune di Crema e Consorzio Arcobaleno
Spunti diversi per le discussioni. Da segnalare l’annuncio fatto dall’assessore Beretta riguardante l’accordo quadro che il comune di Crema sta stringendo con il Consorzio Arcobaleno per la fornitura di servizi alla persona e per la creazione di un tavolo permanente di progettazione sociale che coinvolga quanti più paesi del cremasco. Allo stato attuale sono infatti solamente 7 i comuni, su 48, che si stanno muovendo in questa direzione. Su questo punto anche la Bonaldi ha ribadito che: “bisogna estendere il welfare dell’ambito dei diritti delle persone a livello di comprensorio”.
Le cooperative ascoltino le imprese
Controcorrente ma logico il ragionamento di Alessandra Ginelli, Reindustria: “le imprese devono stare sul mercato per competitività. Quello con le cooperative è un ponte tra profit e no profit aperto ma un po’ fermo. Nelle imprese manca la sensibilizzazione ed il coinvolgimento al dialogo ma le imprese hanno anche delle esigenze. Le normative vanno ripensate perché la rete del sociale deve imparare ad ascoltare le imprese che non possono sempre sentirsi dire che devono farsi carico degli inserimenti delle persone deboli per obbligo”.
I servizi alla persona secondo Ablondi
Ugualmente delicato il discorso dei diritti alla persona. Sotto questo punto di vista molto esteso il concetto presentato da Ablondi: “è molto chiaro cosa bisogna fare, molto meno chi deve farlo. L’Azienda Ospedaliera ha l’obbligo di capire qual è il percorso che un paziente deve fare al momento del ricovero. Ma manca una rete ricettiva e troppo spesso l’ospedale si fa carico di una fase che non gli spetta dopo quella acuta”.
Drenare soldi dalla sanità per il sociale
Interessante il ragionamento puramente economico. Ablondi ha spiegato che un giorno di ricovero costa mediamente 7/800 euro, che moltiplicato per i 20 mila ricoveri annui dell’ospedale di Crema fanno un monte soldi che tutto il welfare probabilmente si sogna. Per questo, secondo Ablondi, la cooperazione si deve fare carico della fase post acuta ma ha anche bisogno di soldi, “risorse che possono venire drenate da quelle della sanità”. Ragionamento ineccepibile ma che alla luce dei tagli che anche l’Ospedale di Crema sta effettuando stride un po’.
Consorzio Arcobaleno, 452 occupati a Crema
La due giorni della cooperative si era aperta con una presentazione della manifestazione fatta da Simona Scandelli, presidente del Consorzio Arcobaleno. Una realtà molto radicata sul territorio, in media le 8 cooperative che ne anno parte hanno 20 anni di storia alle spalle. Una realtà che lo scorso anno ha fatturato 8 milioni di euro e che vede ben 452 soci impegnati a livello di lavoro. Di questi ben 322 a tempo indeterminato e ben 58 stranieri. Un bell’esempio di integrazione.
La cooperazione a livello provinciale
Il punto sul mondo della cooperazione provinciale era stato fatto anche dal direttore di Confcooperative Cremona Andrea Tolomini che ha ricordato dati interessanti: a livello provinciale le cooperative danno lavoro a 4.300 persone e fatturano 1 miliardo di euro. L’associazione conta 140 associati. Tolomini ha ricordato come a Crema sia radicato il mondo della cooperazione, soprattutto nell’ambito bancario; in sala erano infatti presenti esponenti delle banche di credito cooperativo cremasco come Francesco Giroletti e Giorgio Merigo.
Il resto del sabato
Non solo politica per la due giorni delle cooperative. La giornata di sabato è proseguita con due momenti. Un momento di formazione Ecm sul tema dei servizi a domicilio e un workshop dal titolo Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare”.
Le cooperative in mostra domenica
Più squisitamente di intrattenimento il programma della domenica che ugualmente prevede un momento di formazione Ecm e un workshop in mattinata ma poi vedrà lo svolgimento di un pomeriggio ed una serata di spettacolo. In primis con l’apertura degli stand delle 15 cooperative che prendono parte all’iniziativa e che sono: Lo Scricciolo, Iride, San Giacomo, Solco Cremona, San Rocco, Igea, Fam.Ba, Krikos, K2, Scacco Matto, Sfa-B, L’Altra alternativa, Filikà, Consorzio Mestieri, Alla Pari e Bottega del Sole.
Il concerto per l’Emilia
Tanta musica poi. Un maxi concerto che prevede una parte pomeridiana gratuita, con Sbrinafrigo, Frenesya, Cod, Nuclears, Pregioman Branka e una serata a pagamento per raccogliere fondi per i terremotati dell’Emilia dal titolo I love Mirandola. Sul palco Cello Orchestra Freude, Scuola di Danza di Chieve e Gianna Rock. Nel pomeriggio sono previsti anche una tombolata, un momento di magia per i bimbi e un concerto acustico sotto i chiostri.