22-06-2025 ore 16:33 | Cronaca - Crema
di Rebecca Ronchi

Una rinascita piena di luce e gratitudine: inaugurata la nuova sede del Gruppo Pantelù

“È stata una giornata indimenticabile”. Così il gruppo dei Pantelù ricorda la giornata di sabato 21 giugno: a meno di un anno dall’incendio che aveva colpito la sede, il 26 luglio 2024, ieri per i volontari è stata una rinascita, con l’inaugurazione della nuova sede, profondamente rinnovata e carica di significati. Un momento toccante, ricco di emozioni, che ha visto la partecipazione calorosa della comunità cremasca. Presenti il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, e gli assessori Nichetti, Musumary, Cardile e Bordo, insieme al vescovo di Crema, Daniele Gianotti al parroco di san Bernardino, don Lorenzo Roncali. Non hanno voluto mancare nemmeno i collaboratori e gli  sponsor, tra i quali Giorgio Merigo, presidente della Bcc Caravaggio Adda e Cremasco.

 

Grande stima
Il sindaco Bergamaschi ha elogiato il gruppo Pantelù per “l’operato instancabile e generoso a favore della comunità cremasca, sottolineando come l’associazione rappresenti un presidio di umanità e vicinanza sul territorio”. Monsignor Gianotti, dopo la benedizione della nuova sede, ha ringraziato i volontari per il servizio prezioso e l’impegno profondo che da anni svolgono con discrezione e cuore aperto”. Il presidente Merigo ha rinnovato la “stima nei confronti del gruppo e ha sottolineato l’importanza del legame con la città francese di Melun, ribadendo come anche grazie all’impegno dei Pantelù sia stato possibile mantenere vivo il gemellaggio con Crema e rafforzare i ponti di amicizia tra le due comunità”. Ad incorniciare la festa gli intermezzi musicali curati da Simone Bolzoni al pianoforte e dalla violinista Veronica Moruzzi.

 

In memoria di Gilda
“Il taglio del nastro – spiega l’addetta stampa Maria Di Tullo - è stato affidato a Renato Stanghellini, presidente onorario e fondatore dei Pantelù. È stata svelata anche una targa commemorativa con cui il gruppo ha voluto intitolare la nuova sala alla memoria di Gilda Zanotti, moglie di Renato, recentemente scomparsa. Un gesto profondo, voluto con affetto e stima da tutto il gruppo, come segno tangibile della gratitudine per l’infaticabile impegno di Renato e della sua straordinaria capacità di donarsi agli altri con cuore, forza e dedizione. L’inaugurazione è stata non solo un momento di festa, ma anche di riflessione sul senso dell’unione, della solidarietà e della speranza”.