22-03-2019 ore 12:49 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Il ministro Marco Bussetti a Crema: ‘studenti eccezionali, il merito è di docenti e scuola’

“La scuola è parte integrante della società. Quello che i nostri docenti svolgono quotidianamente è qualcosa di eccezionale. Non a caso i ragazzi hanno dimostrato di essere non solo una classe, ma una squadra unita e di saper agire insieme. Grande merito va ai loro docenti e alla scuola che li hanno formati in questo modo”. In questo caso specifico gli insegnanti hanno dimostrato “amore nei confronti dei ragazzi”. Largo dispiegamento di forze, stamattina in piazza Aldo Moro, per la visita del ministro all’istruzione Marco Bussetti: dalla polizia locale alla polizia di Stato ai carabinieri. “Cosa dirò ai ragazzi? Voglio ascoltarli, stare loro vicino. Considerate che sono un padre e mia figlia è loro coetanea. Per me sarà un incontro toccante. I ragazzi sono stati meravigliosi con i loro gesti”. 

 

Il riconoscimento della cittadinanza

Poco prima il vescovo di Crema, Daniele Gianotti, aveva auspicato la ripresa di un percorso parlamentare deputato al riconoscimento della cittadinanza ai ragazzi nati in Italia da genitori stranieri: “si sentono italiani, sono italiani. Credo vadano riconosciuti”. Del medesimo avviso il provveditorato agli studi, la Questura e il sindaco di Crema: "la Prefettura ci ha chiesto i documenti di Ramy". Il tema è stato immediatamente riproposto al ministro: “Cittadinanza italiana ai ragazzi? Matteo Salvini e il Viminale si stanno adoperando tantissimo per valutare anche questa possibilità. Gli uffici stanno valutando anche la possibilità di ritirare la cittadinanza all’autista”. Ha glissato infine sulla domanda a bruciapelo: “Bisogna essere eroi in Italia per avere la cittadinanza? Ci sono delle leggi in Italia e vanno rispettate”.

 

 

L’empatia delle Istituzioni

Il momento istituzionale, per alcuni minuti riservato poi aperto alla stampa e alle televisioni, si è svolto nel salone dei concerti dell’ex istituto Folcioni. Decisamente informale, col preciso intento di dimostrare non solo la vicinanza, ma l’empatia delle Istituzioni agli studenti e ai docenti Alessandro Cadei e Giacomo Andrico, alle famiglie dei ragazzi coinvolti e alla comunità cremasca. Accanto al ministro Bussetti il vescovo Daniele Gianotti e il maggiore Giancarlo Carraro, la dirigente dell’istituto Vailati Cristina Rabbaglio, il prefetto Paola Picciafuochi, personale dell’amministrazione comunale e i genitori degli studenti. “Siete bambini da dieci e lode” ha concluso Bussetti: “Voglio farvi un regalo. Vi voglio portare a vedere una partita di calcio”. Notizia accolta con un boato di entusiasmo e con gli studenti ad urlare le proprie preferenze, visto che la proposta del ministro di portarli a vedere l’Inter non ha raccolto, come dire, grandi consensi. Toccante la richiesta della bidella Tiziana Magarini, un’esistenza spesa per la scuola e gli studenti della città: “vorrei incontrare il carabiniere che mi ha salvato la vita”. Nei prossimi giorni, mentre man mano si spegneranno i riflettori e col supporto della scuola, dei genitori e di professionisti del settore cercheranno di elaborare e superare quanto hanno vissuto, gli studenti cremaschi incontreranno i vertici dell’Arma.

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