22-02-2024 ore 09:32 | Cronaca - Crema
di Claudia Cerioli

Fiab Crema: 'i dati sulla qualità dell'aria sono allarmanti. Le istituzioni devono intervenire'

La Fiab Crema, presieduta da Davide Severgnini, vuole sensibilizzare la cittadinanza sui rischi legati all’inquinamento atmosferico e, in generale, sulla qualità dell’aria. “A Crema domenica 18 febbraio è stato un giorno record per l’inquinamento. I dati Arpa sul Pm10 indicano che la qualità dell’aria è stata molto scarsa. Un valore di 113 può portare a conseguenze gravi soprattutto in persone sensibili in concomitanza di sforzi e attività fisiche e/o lunghe esposizioni all’aperto. Si è registrato un peggioramento continuo delle condizioni del Pm 10 negli ultimi dieci giorni con un aumento costante della tossicità dell’aria che precedono di quattro la data dell’ultimo rilevamento. Da questi dati possiamo ragionevolmente affermare che è possibile creare delle stime di previsione tenendo sotto controllo le indicazioni del meteo sul territorio di Crema purtroppo non è ancora presente la rilevazione delle più pericolose Pm 2.5”.

 

‘Mancanza di divulgazione dei pericoli’

“Domenica 18 febbraio è stato il ventiseiesimo giorno di sforamento dall’inizio dell’anno. Se il trend rimane lo stesso dell’anno scorso probabilmente a fine del secondo mese dell’anno rischieremo già di sfiorare quel limite. Alla pericolosità oggettiva dell’aria che respiriamo si aggiunge un’angosciante mancanza di divulgazione dei pericoli e di tutela della salute pubblica che viene costantemente sottovalutata. Sono pochi i cittadini che si pongono il problema e quei pochi si sentono in balia di qualcosa che non possono controllare e che le istituzioni non sembrano farsene carico. Sarebbe necessario divulgare i comportamenti da adottare per minimizzare la propria esposizione agli inquinanti: ad esempio consigliando di evitare di uscire o di farlo munendosi di determinate mascherine e/o utilizzare determinati sistemi di ventilazione e filtraggio meccanici in casa e nei luoghi di lavoro. La politica è responsabile di ciò che si prende carico e di ciò che decide di non prendersi carico. Durante l’ultima giornata del Carnevale, con una presenza di circa diecimila persone, non c’è stato nessun tipo di informazione o avviso sullo stato della qualità dell’aria vista la numerosa presenza dei più piccoli e dei cittadini che hanno una salute più vulnerabile”.

 

Monitoraggio degli ambienti scolastici

“Ci chiediamo inoltre come sia possibile che non esista un controllo e una pianificazione da imporre sullo spargimento di liquami e liquidi zootecnici che sono tra le cause dirette dell’innalzamento dei valori del particolato, soprattutto nei giorni precedenti alle grandi manifestazioni. Infine, ci domandiamo se le scuole abbiano già iniziato a seguire le linee guida del Dpcm del 26 luglio 2022, ad esempio monitorando gli spazi interni dell’ambiente scolastico per predisporre eventuali piani di intervento. Crediamo fortemente che si possa fare di più per ridurre i livelli di tossicità dell’aria e che sia fondamentale l’impegno dei singoli cittadini. Non dimentichiamo però che la responsabilità ultima nella guida al comportamento di questi ultimi risiede nelle istituzioni, che hanno l’onore di guidare la quotidianità degli individui e fornire buone pratiche da seguire. Chiediamo quindi che la politica e le istituzioni tutte, a cominciare da quelle situate nel territorio cremasco agiscano tempestivamente negli interessi della salute pubblica delle persone".

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