22-01-2020 ore 10:30 | Cronaca - Crema
di Denise Nosotti

Fab Lab progetta la città del futuro. Studenti cremaschi alla gara di robotica di Genova

Al FabLab dell’Istituto comprensivo Crema 2 sono state presentate le due squadre che parteciperanno alla gara di robotica First Lego Lab, in programma a Genova domenica 26 gennaio all’istituto nautico. La competizione coinvolge studenti delle scuole del nord ovest dell’Italia. In palio la partecipazione alla gara nazionale e poi al mondiale.

 

I protagonisti

Come spiegato dall’assessore comunale alla cultura Emanuela Nichetti, Donatella Tacca e Luca Pellegrino, coordinatori del progetto la prima squadra, quella “senior” (11-14 anni) partecipa al concorso ormai da cinque anni: l’anno scorso è stata premiata dall’Agenzia Spaziale Italiana, ed è formata da: Cecilia ,Davide, Federico, Claudio, Milo, Matteo, Riccardo, Filippo, Pietro, Gabriele. La seconda squadra, al debutto, è formata da ragazzi dai 9 ai 13 anni: Norbert, Thoan, Michele, Mattia, Marco, Mirko, Federico, Christian. Insieme alla gara robotica saranno presentati due progetti scientifici, uno per squadra. Cecilia, una partecipante senior, ha illustrato il progetto scientifico aderente al tema della competizione, ovvero City Shaper, missioni robotiche che aiutano a progettare città sostenibili, basato su Crema, che è una città con molti palazzi signorili antichi che devono essere protetti anche in caso di incendio. È stata progettata una struttura che protegge quadri e arazzi dagli incendi. Una lastra flessibile e arrotolabile in fibra di carbonio è contenuta in una cornice e in caso di necessità è in grado di proteggere l’opera dagli attacchi. Il segreto è la fibra di carbonio: resiste a temperature fino a 1000 gradi e a tutti gli agenti chimici, è leggero e ha un impatto ambientale contenuto, con costi molto bassi (circa 15€ al chilo).

 

Tubi ad aria compressa come corrieri

Il secondo progetto scientifico è pensato per liberare le città da traffico e smog. In molti ospedali attualmente la posta trasporta piccoli oggetti (medicine, referti..) attraverso dei tubi ad aria compressa. Da qui l’idea di progettare nelle future città delle pipe ad aria pressurizzata che possono trasportare piccoli oggetti, come fossero dei corrieri “ecologici”. Il progetto consiste nel dotare la città di piccoli hub (edifici di piccoli dimensioni, magari all’interno di centri commerciali, poste,…) connessi con pipe (tubature) e messi in rete. Queste hub sono dotate di cassettiere nelle quali l’oggetto viene inviato, oppure ricevuto. Accessibili attraverso delle App che permettono di definire l’indirizzo di partenza, l’indirizzo di arrivo, la persona che lo prenderà in incarico, il costo dell’operazione.

1574