Cambiano la zona ed un assessore, per il resto la fotografia dell’inaugurazione della seconda Casa dell’acqua – realizzata, questa volta, sul confine tra Ombriano e i Sabbioni – è sovrapponibile a quella dello scorso maggio, quando venne tagliato il nastro in via Bramante. Anche allora pioveva, e anche allora assieme a Stefania Bonaldi e Matteo Piloni – rispettivamente sindaco ed assessore all’Ambiente – hanno inaugurato il nuovo impianto, insieme ad Alessandro Lanfranchi ed Ercole Barbati, presidenti di Padania Acque Spa e Padania Acque Gestione, oltreché Giampiero Denti, presidente Ato; new entry, l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Bergamaschi.
Duplice risparmio
Questa inaugurazione – ha introdotto l’assessore Piloni – segue quella dell’anno scorso; entrambe fanno parte di un progetto che anche la scorsa amministrazione inseguiva da tempo. Questo ci permetterà di impattare meno sull’ambiente riducendo il numero di bottiglie di plastica e di vetro, di conseguenza anche di risparmiare economicamente. Questo duplice risparmio fa capire che non è un’iniziativa ideologica ma concreta, che vorremmo portare avanti ancora, perché Crema non si accontenta”.
L’attenzione alle periferie
Soddisfatto anche il sindaco, Stefania Bonaldi, orgogliosa del “lavoro di squadra compiuto per la realizzazione. Nonostante il periodo – ha commentato il Primo cittadino – siamo attenti alla cittadinanza: abbiamo deciso di collocarla tra Sabbioni ed Ombriano per dimostrare alle periferie che c’è attenzione anche verso di loro. A questo presidio si aggiunge la convenzione per l’installazione di un punto ristoro nella palestra di via Toffetti: azioni per aumentare presenza e vivibilità contro gli atti di inciviltà”.
Sensibilità cremasca
Servizio, quello della Casa dell’acqua, che ha suscitato interesse ed approvazione in tutta la provincia di Cremona. “Questa opera fa parte di un gruppo di realizzazioni estese a tutto il territorio provinciale – ha aggiunto Giampietro Denti, presidente Ato – e dimostra quanto i cremaschi sentano questa iniziativa. È anche un lustro per l’amministrazione, per due motivi: come servizio e anche sotto il profilo economico va a beneficio dei cittadini, inoltre diminuisce l’inquinamento da plastica e da trasporti”.
Case dell’acqua in provincia
L’interesse vero le stazioni di distribuzione idrica è dimostrato dalle cifre: “su tutto il territorio provinciale – ha illustrato, in conclusione, Alessandro Lanfranchi – sono 27 le Case dell’acqua che Padania Acque ha in gestione; di queste, 17 sono state realizzate nell’ultimo anno e mezzo ma ci hanno già fatto pervenire un’altra ventina di richieste”.
Il risparmio, in cifre
Secondo i dati di Padania Acque, ad oggi la Casa dell’Acqua realizzata in via Bramante ha erogato circa 400 mila litri di acqua. Con una rapida equivalenza è possibile risalire al numero di bottiglie in plastica risparmiate, ovvero circa 200 mila, che corrispondono circa 8 mila kili in meno di Pet. A ciò, infine, si somma l’ipotetica riduzione dei trasporti su gomma.
Il costo dell’acqua
Per un uso consapevole del servizio nei prossimi mesi verrà introdotta una tessera, senza la quale non sarà possibile l’erogazione idrica. Il prezzo dell’acqua verrà fissato a 3-4 centesimi al litro, ma – ad onor di cronaca – si tratta di un prodotto che sgorga direttamente dall’acquedotto, ha già ricevuto un trattamento e, grazie al servizio, viene migliorata.