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"Chi ha invitato il prete pedofilo al convegno?" Ebbene, adesso lo sappiamo. La risposta giunge nel corso del programma La Zanzara di ieri sera, attono alle 19.30, quando don Mauro Inzoli, contattato telefonicamente da un imitatore del Pontefice, ha confessato: "Sono stato invitato da una famiglia di amici di Costanza Miriano", giornalista Rai, Sentinella in piedi ed autrice di un libro dal messaggio decisamente chiaro sin dal titolo: Sposati e sii sottomessa.
L'inno alla gioia
Durante la telefonata che è stata mandata in onda da Giuseppe Cruciani, Mauro Inzoli è stato contattato dal fantomatico Angelo Becciu, arcivescovo della segreteria di Stato Vaticana, che ha introdotto (il finto) Papa Francesco e messo in attesa l'ex parroco cremasco, facendogli brevemente ascoltare un accenno della Primavera di Vivaldi. "Ho letto quanto successo al convegno di Milano - ha esordito l'imitatore - e questo mette a repentaglio la Chiesa. Io volevo chiedere la tua versione".
La confessione
Decisamente emozionato, don Mauro Inzoli si è confidato: "Santità la mia versione è semplicissima: sono stato invitato da una famiglia ad andare insieme a lei a questo incontro ed è stato tutto molto semplice e sereno, ero anche contento. Quale famiglia? Erano amici della Costanza Miriano".
L'invito
La presenza del fondatore del Banco Alimentare è passata tutt'altro che inosservata, suscitando il grande interesse dei mass media. "Due giorni dopo - prosegue l'ex punto di riferimento di CL - è successo questo diciamo problema di comunicazione. Un onorevole di Sel, di Crema, deve aver visto la mia foto e ha detto quello che ha detto. Io sono umiliatissimo".
La visione delle carte
Il finto Papa ha poi cercato il jolly, cercando di far confessare l'abuso di minori per cui la congrega per la dottrina della fede ha condannato don Inzoli. Tuttavia, quest'ultimo, probabilmente fiutando qualcosa, ha tagliato corto: "Santità lei ha visto, lei lo sa: lei ha conosciuto e visto la documentazione, lei lo sa, è stato lei che mi ha...". Quindi Inzoli ha attaccato il telefono. In faccia al (finto?) Papa.
