21-07-2020 ore 19:32 | Cronaca - Cremona
di Riccardo Cremonesi

Uniti per la provincia. Bonifici sospetti, sono quattro le persone indagate dalla Procura

Associazione a delinquere finalizzata alla truffa, all'autoriciclaggio e all'appropriazione indebita. Queste le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Cremona a quattro persone: Renato Crotti, segretario della Fondazione Arvedi Buschini, Cristiano Bozzoli, titolare di un'attività di commercio di stufe nel Lodigiano, Attilio Mazzetti, procacciatore di affari e don Alberto Mangili, alla guida di una cooperativa di Cremona. L'indagine è nata nell'ambito dell'onlus Uniti per la Provincia di Cremona, nata nel marzo scorso con l'obiettivo di raccogliere fondi per aiutare gli ospedali e le strutture sanitarie nell'affrontare l'emergenza da Coronavirus. A giugno un istituto di credito lodigiano ha segnalato alla Guardia di Finanza due bonifici “sospetti” effettuati dalla onlus alla ditta di Bozzoli pari ad un importo complessivo di 28 mila euro.

 

I bonifici in Bulgaria

Nel mirino degli inquirenti una delle fatture riguardanti la “preparazione e consegna a domicilio di 750 pasti caldi serviti nel mese di aprile”, ritenuta non consona con la ragione sociale dell'attività. Le Fiamme Gialle contestano bonifici per oltre 31 mila euro versati da Uniti per Cremona su un conto corrente in Bulgaria, ritenuto riconducibile a Mazzetti e Bozzoli, “ai quali non corrispondono alcuna prestazione effettuata”. Al vaglio la posizione del sacerdote che, secondo gli inquirenti, si sarebbe accordato con il direttore della Fondazione Arvedi Buschini per l'emissione di fatture false. Le indagini sono in pieno svolgimento. I soci della onlus (Fondazione Arvedi Buschini, Libera associazione Agricoltori, Coldiretti, Associazione industriali, Apindustria, Confartigianato Cremona, Confartigianato imprese Crema, Libera artigiani Crema, Confederazione nazionale dell’Artigianato, Confcommercio e Confcooperative) stanno valutando tutte le azioni legali necessarie a tutelare i propri associati e al contempo a salvaguardare lo spirito dell'iniziativa che in due mesi ha raccolto oltre 4 milioni di euro.