21-07-2015 ore 13:01 | Cronaca - Bagnolo Cremasco
di Andrea Galvani

Bagnolo Cremasco. Koch Heat Transfer, prosegue lo sciopero. Interviene la Regione

Secondo giorno di sciopero per i lavoratori della Koch Heat Transfer. Nonostante il caldo insopportabile, molti si sono dati appuntamento sin dalle 6 del mattino per proseguire il presidio all'esterno dello stabilimento di Bagnolo Cremasco, che l'azienda texana vorrebbe chiudere mettendo in mobilità 114 persoe, anche se ripercussioni coinvolgono anche molte persone dell'indotto.

 

Istituzioni

Dopo un primo incontro effettuato alla fine della scorsa settimana con il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, nella tarda mattinata il sindaco di Bagnolo Cremasco, Doriano Aiolfi, accompagnato dal consigliere regionale Agostino Alloni ha avuto un colloquio in azienda con l'amministratore delegato Giovanni Chisari, ribadendo la richiesta di ritirare la procedura di mobilità e di aprire un tavolo di trattativa a partire dal mese di settembre. Prosegue nel frattempo l'iter dell'interrogazione ministeriale promossa dal deputato di Sel Franco Bordo e dalla parlamentare del Pd Cinzia Fontana.

 

La ricerca di acquirenti

All'uscita dallo stabilimento Alloni e Aiolfi hanno spiegato che “l’azienda non intende revocare il percorso di chiusura e l'apertura della procedura di mobilità per i lavoratori. Si sono però detti disponibili a verificare se a livello regionale si possano trovare degli acquirenti. L’azienda proseguirà con gli incontri con i sindacati e con i lavoratori, ma ha anche confermato rimarrà irremovibile rispetto alla scelta intrapresa. A livello regionale – conclude Alloni – oggi chiederò formalmente all’assessore Mario Melazzini di interessarsi alla vicenda, quindi di attivare tutte le procedure necessarie a livello regionali”.

 

Parti distanti

Nel primo pomeriggio di oggi i rappresentanti della multinazionale statunitense incontreranno i referenti sindacali. Anche in questo caso, come accaduto con i referenti istituzionali, le parti sono piuttosto distanti ed i rapporti piuttosto tesi. Da segnalare che la Fim Cisl avrebbe voluto evitare lo sciopero, preferendo una strada più morbida.