Giudicato “pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica” un uomo di 26 anni originario della Costa d’Avorio e residente a Cremona (L.L.E.J. le sue iniziali) ha ricevuto dall’ufficio immigrazione della questura provinciale l’ordine di “trattenimento presso il centro permanenza rimpatri di Torino-Brunelleschi, in attesa del definitivo allontanamento dal territorio dello Stato”. Per un cumulo di pene relativo a condanne definitive per i reati di rapina, lesioni personali, resistenza e danneggiamento.
I precedenti
“A suo carico figurano segnalazioni per reati di rapina, furto, danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, percosse, oltraggio, minacce, porto di oggetti atti ad offendere, ricettazione, commessi a Cremona tra gli anni 2013/2016 e da ultimo danneggiamento e radunata sediziosa in relazione alla rivolta avvenuta nel carcere di Cremona dell’8 marzo 2020, quando in numerosi istituti di pena italiani si sono verificati casi analoghi a causa delle restrizioni imposte alle visite a causa dell’epidemia di covid 19”.
Da Brindisi a Cremona
Nell’estate del 2016 l’uomo si era reso protagonista di un’altra rivolta all’interno del Cie di Brindisi, dove era stato trattenuto “in quanto irregolare”. Per gli atti di danneggiamento seguiti da un incendio nell’agosto del 2016 era stato trasferito in carcere a Cremona. Alla scarcerazione da Cà de’ Ferro è stato preso in consegna dagli agenti e accompagnato presso la struttura di Torino per l’espulsione.