21-02-2015 ore 10:01 | Cronaca - Città
di Gianni Carrolli

Scuola. La tecnologia al servizio dell’integrazione. Crema sale in cattedra al seminario del Ministero dell'Istruzione

Quando si tratta di multiculturalità scolastica Crema diventa protagonista. Lo è stata ieri a Roma, al seminario nazionale organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dove il dirigente Paolo Carbone ha presentato l’esperienza dell’Istituto comprensivo Crema 3, accompagnato dai referenti per l’integrazione e l’intercultura. L’apprendimento linguistico attraverso l’emotività: dall’aula 3.0 al sound beam il titolo del suo intervento.

 

L’aumento degli alunni stranieri

I lavori del seminario si sono aperti in mattinata con la presentazione del libro Alunni con cittadinanza non italiana. Tra difficoltà e successi realizzato dal Miur in collaborazione con la fondazione Ismu. Il numero di alunni stranieri nelle scuole italiane è in costante aumento: nell’anno scolastico 2013-2014 ammontava a 803 mila. I nati in Italia sono ormai oltre la metà, il 51,7%: il sorpasso si è registrato nel corso dell’ultimo anno scolastico. I neo arrivati nell’ultimo anno sono il 4,9%, in calo nell’andamento generale.

 

L’esperienza cremasca

Nel corso del pomeriggio gli operatori scolastici hanno presentato alcune buone pratiche impiegate all’interno degli istituti. Tra gli interventi più attesi figurava anche quello di Paolo Carbone, dirigente scolastico dell’ istituto comprensivo Crema 3, dove grazie alle tecnologie avanzate si cerca di facilitare l’apprendimento dell’italiano degli alunni figli di migranti.

 

Responsabilità collettiva

“Siamo entusiasti – spiega l’assessore all’Istruzione, Attilio Galmozzi – che il Ministero abbia apprezzato e illustri a tutte le realtà italiane presenti oggi a Roma il protocollo da noi creato. Una scuola efficace in termini di inclusione è capace di promuovere un ethos basato sull’apertura e sul riconoscimento reciproco, invitando ad un’assunzione collettiva di responsabilità”.