20-12-2019 ore 20:09 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Lutto per la cultura cremasca, è morto il professore e poeta Carlo Alberto Sacchi

È morto oggi il professore e poeta cremasco Carlo Alberto Sacchi. Nato il 4 marzo del 1943, era ricoverato presso l'ospedale Kennedy di Crema. Amante del cinema, materia nella quale si era laureato, era dotato di una straordinaria ironia. Collezionava soldatini, si divertiva un sacco nel decostruire componimenti poetici in francese antico, latino e italiano. Deliziosi i suoi racconti della motocicletta, del vino, della vita da bar, dove le persone erano vive e veraci. Formidabili i suoi motti di spirito, gli scherzi e le sfide, rigorosamente in dialetto cremasco, con gli amici di ogni età. Splendide le sue poesie (e già lo sento che si schermisce, ridendo, facendo un gesto con la mano e girando un po’ la testa). Carlo Alberto credeva si potesse cambiare il mondo.

Innamorato della vita
Aveva un'antica passione per il calcio, sopita con il passare degli anni. Voleva un gran bene a Graziella. Era innamorato della vita, della figlia Barbara e della nipote Nicole. Appassionato cultore di Leopardi, Josè Martì (Y para el cruel que me arranca / el corazon con que vivo / cardo ni ortiga cultivo / cultivo la rosa blanca), della musica di Donovan e Dylan, era la quintessenza della non violenza. Era tornato ad insegnare alle scuole medie, perchè convinto di riuscire ancora a incontrare i ragazzi nell'età della purezza, quando la scuola e la vita non erano ancora riuscite a far danni. È stato autore di innumerevoli saggi e pubblicazioni, alcune delicatissime e preziose: tra queste Favole & … altre favole, Pasutade poesie in dialetto di Crema, A Bizaboghe e del Vocabolario del dialetto di Crema insieme a Luciano Geroldi. Inoltre è stato direttore di una delle prime radio libere cittadine, RadioVideo Cr. Vasto il cordoglio in città e nel territorio: il funerale verrà celebrato lunedì 23 dicembre nella chiesa di Ombriano, l’orario sarà comunicato domani. La camera ardente è allestita presso la sala del commiato dell'agenzia Gatti, in via Libero Comune. Resteranno indimenticabili i suoi lunghi silenzi dopo una boccata di sigaretta. Ciao Berto. Grazie.

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