20-05-2022 ore 12:44 | Cronaca - Lombardia
di Denise Nosotti

Banda larga in tutti i comuni lombardi: 'più cultura digitale in scuola e sanità'

Sono ben 1047 i cantieri aperti in Lombardia per portare la banda ultra larga a tutti i cittadini lombardi. Ad essi si sommano i 328 interventi già chiusi e quelli ancora da programmare. Entro la fine del prossimo anno oltre 1,5 milioni di unità abitative nel territorio saranno raggiunte da connessione veloce (almeno 30 mb) o ultra veloce (1 Gb). Dalla capacità di recuperare il digital device che ci separa ancora dall’Europa, dipende infatti la capacità delle nostre imprese essere competitive sul mercato globale. Per questo è importante sfruttare appieno le risorse del PNRR che destinano oltre 13 miliardi complessivi ad investimenti sulla rete e sulla digitalizzazione delle PA lombarda.

 

Al secondo posto per digitalizzazione

Secondo la ricerca di PoliS, Regione Lombardia si colloca al secondo posto tra le regioni italiane per indice di digitalizzazione, ma ancora sotto la media europea di alcuni punti. Mentre sulla sanità la precentuale di aziende connesse in banda larga è del 84 per cento, solo il 12 per cento degli istituti scolastici ha un collegamento con fibra ottica fino al domicilio. Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio degli interventi, ad oggi la provincia più digitalizzata è Bergamo con 233 cantieri tra chiusi e in corso, seguita da Pavia (192), Brescia (178), Cremona (159) e Como (149). Come sottolineato dal vice presidente del consiglio regionale Letizia Moratti è fondamentale spingere nella diffusione di una cultura digitale tra i lombardi.

 

Fascicolo sanitario elettronico

La ricerca presentata oggi evidenzia infatti che anche servizi basilari come il fascicolo sanitario elettronico sono utilizzati solo dal 52 per cento della popolazione, una percentuale ritenuta troppo bassa per una regione leader nell’innovazione in tutti i settori come la nostra. Già in occasione di precedenti iniziative come il bando generazione web era stato constatato come molti degli apparati acquistati dalle scuole grazie ai fondi messi a disposizione da Regione Lombardia restavano inutilizzati o sottoutilizzati e questo perché nei docenti non c’era una sufficiente sensibilità e preparazione tecnica sul digitale. Da qui la necessità di attivare campagne di formazione e sensibilizzazione digitale sulle fasce adulte della cittadinanza, anche utilizzando specifici fondi del Pnrr.

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