20-03-2019 ore 15:44 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Autobus dirottato. La Procura procede per ‘sequestro e strage’, perquisizioni in corso

La Procura di Milano sta procedendo per sequestro di persona e strage nei confronti dell’uomo che stamattina ha dirottato un autobus con 51 studenti di seconda media dell’istituto Vailati e una volta speronato dai carabinieri ha dato fuoco al mezzo. Come spiegato dal colonnello Luca De Marchis, comandante provinciale dei carabinieri di Milano, “è stato arrestato un uomo di 47 anni, Ousseynou Sy, originario del Senegal, cittadino italiano dal 2004. Residente a Crema, separato con precedenti penali per abusi sessuali e guida in stato di ebbrezza. Non risulta invece alcuna informazione compatibile con rilievi terroristici. Oggi attorno alle 11.30 si è recato alla palestra scolastica e ha fatto salire sul pullmann gli studenti e tre accompagnatori”. Quando ha deviato il classico percorso dalla palestra Cremonesi alla sede di piazza Aldo Moro, i docenti se ne sono accorti e hanno chiesto perché. Come raccontato dal colonnello De Marchis l’uomo avrebbe detto “da qui oggi non esce vivo nessuno”.

 

Lanciato l’allarme

Col telefono un bambino ha avvertito il padre di quanto stava accadendo. Lanciato l’allarme al 112, il bus è stato intercettato da tre pattuglie dei carabinieri di san Donato Milanese. I militari sono riusciti a bloccare il mezzo, che poco prima aveva speronato un’auto dei militari e procedeva lentamente cercando di raggiungere l’aeroporto di Linate. “A quel punto – ha aggiunto De Marchis - l’autista ha fatto intendere che avrebbe dato fuoco al mezzo, mostrando ai carabinieri un accendino e una tanica di carburante. I carabinieri hanno allora iniziato a sfondare i finestrini con lo sfollagente, facendo scendere i bambini, gli ultimi quando l’incendio era già stato appiccato”.

 

Soccorsi e indagini

“Alla fine l’uomo si è arreso. Ha delle ustioni alle mani e al corpo e si trova al Niguarda per essere medicato. I bambini, nessuno in gravi condizioni, si trovano all’istituto Margherita Hack di san Donato, dove la Croce rossa ha predisposto un centro di prima accoglienza. I bambini che invece hanno riportato delle escoriazioni mentre venivano fatti scendere dai finestrini rotti dai carabinieri sono stati divisi tra i vari ospedali della zona”. L’abitazione dell’uomo è già stata perquisita, mentre gli inquirenti si stanno concentrando ora sul suo veicolo. Al momento non sono emersi ulteriori elementi. Come già spiegato da De Marchis della vicenda è direttamente interessato il Procuratore di Milano, Francesco Greco. Sarà la magistratura a chiarire se l’autista abbia effettivamente motivato il suo gesto come vendetta per l’indifferenza nei confronti delle persone morte nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Italia. La comunità cremasca è tramortita da quanto accaduto. I colleghi dell’autista si dicono scioccati e increduli.

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