19-09-2018 ore 10:47 | Cronaca - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema. Settimana della mobilità, incontri, tavoli di lavoro e centraline di monitoraggio

“Per affrontare le sfide dell’inquinamento”, a Crema sono state organizzate una serie di iniziative nella Settimana europea della mobilità, nata nel 2005 per volere della Commissione Europea. Il tema di quest’anno è la multimodalità. Primo appuntamento, giovedì 20 settembre alle ore 21, nella sala Cremonesi del sant’Agostino con il professor Stefano Caserini. Organizzato da Fiab cremasco – che ha utilizzato alcune biciclette dotate di rilevatori degli inquinanti - s’intitola Aria inquinata e clima che cambia: “Un’occasione per approfondire gli effetti dei nostri comportamenti sull’ambiente e l’effetto del cambiamento climatico sulle persone”.


Due nuove centraline

Alla rotonda d’ingresso alla città, tra viale Europa e viale Gasperi e alla Colonia Seriana, la Gei – la società che gestisce anche l’appalto della pubblica illuminazione - sta lavorando alla posa delle due nuove centraline – parte dell’appalto per l’illuminazione pubblica. Le centraline misureranno il particolato pm 10 e pm 2,5.

 

Living lab, progetto Shareplace
Sabato 22 settembre, dalle 9.30 alle 12.30 nella galleria al primo piano del comune si terrà il terzo Living Lab nell’ambito del progetto Shareplace (SHAred mobility and REgional transport integrated PLAnning for a better connected Central Europe) finanziato dell’Unione Europea. L’obiettivo è “sviluppare un approccio innovativo per la pianificazione e l’erogazione di servizi di mobilità sostenibile”. Il laboratorio è gestito da Autoguidovie, responsabile del progetto pilota a Crema.


Tavoli di lavoro

Nella mattinata di sabato, dopo una riassunto del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile della città di Crema, inizieranno i tavoli di lavoro: studenti del liceo scientifico Da Vinci, insegnanti, utenti del MioBus e di Autoguidovie avranno il compito di realizzare dei progetti concreti. Secondo l’assessore Fabio Bergamaschi eventi come questo aiutano “a sviluppare una presa di coscienza e a realizzare un nuovo modello di mobilità in un rapporto di scambio virtuoso fra cittadino ed ente pubblico. La città sta dimostrando di essere pronta a fare la sua parte nella sfida globale”.

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